Multe e parcheggi, lettera aperta all’assessore Censi

da un nostro lettore riceviamo e pubblichiamo
Gentilissima Assessora Arianna Censi
Cittadino milanese da oltre 55 anni, ho visto la nostra città gradualmente trasformarsi e purtroppo devo dire, non sempre in meglio.
Lo scorso 7 gennaio, prima domenica del 2024, di ritorno a casa nel primo pomeriggio da una visita a miei parenti  (abito in zona “Nolo”), ho cercato, come sempre, parcheggio e c’erano parecchi posti auto sotto il tunnel ferroviario Parravicini  (la continuazione di via Lumiere), ma sinceramente non mi sono sentito di lasciare l’auto in quel luogo.
Ho girato ancora per circa venti minuti, senza successo, allora ho parcheggiato a ridosso del box pizzeria in via Guido  Cavalcanti, 2 costruito su spazi “rubati” alla sosta dei residenti (zona 30), dove hanno parcheggiato e parcheggiano sempre  due, a volte tre auto (ben visibili dalla finestra della mia abitazione) – tanto rimane spazio sufficiente anche al passaggio  dei camion per la raccolta AMSA e inoltre, la mattina dopo, 8 gennaio, avrei dovuto uscire con l’auto alle 6,30 del mattino -. 
Ebbene, il Comune di Milano, ha pensato bene di inviarmi una email con un link al Fascicolo del Cittadino,  dove ho trovato l’avviso d’infrazione 900298486-3
Pur spiacevolmente sorpreso, (visto l’anonimo avviso, presumo sia stato generato da una applicazione  dell’intelligenza artificiale, non certo da un umano pensante in proprio), da “bravo” cittadino ho subito  pagato la multa, anche perchè, data la somma richiesta piuttosto lieve, inoltrare un ricorso al Prefetto  sarebbe stato sproporzionato.
In ogni caso, se eventualmente mi venisse restituito quanto pagato,  lo devolverei ad una ONLUS.
Queste sono le mie osservazioni:
1 – La mia auto non era in “SOSTA IN SECONDA FILA”, ma accostata ad una struttura fissa; non impediva il passaggio di altri veicoli, anche di grosse dimensioni, e ovviamente non impediva l’uscita a nessuna auto (vedi allegati con l’indicazione del luogo dove era in sosta la mia auto, in una circonferenza in rosso, mentre le auto in 
vera seconda fila o in curvasono indicate in una circonferenza in blu). Nei prossimi giorni, continuerò a scattare altre foto, per documentare l’evolversi della situazione.
2 – Il Comune di Milano è responsabile dell’igiene e del decoro della città e quindi anche dei posti sosta, riservati ai residenti e a pagamento per i non. E’ per le condizioni igieniche 
dei tunnel ferroviari adibiti a parcheggio che sono stato costretto a lasciare l’auto in Via Cavalcanti 2, dove è stato sempre tollerato che due, a volte tre auto occupino quello spazio. 
Non commento poi il grosso problema degli immigrati che bivaccano nei quattro tunnel ferroviari, la loro situazione e molto più grave della nostra. 
3 – La realizzazione del cosiddetto “Giardino degli Artisti” ha creato una serie di problemi logistici per i rifornimenti ai negozi e la consegna di pacchi ai privati cittadini,
è molto comune il formarsi di ingorghi dovuti alla difficoltà di sosta degli autotrasportatori costretti a fermarsi in seconda fila o sui passi carrai per consegnare le merci. 
Stress a gogo’ per tutti, con frequenti litigi; d’altra parte, vuoi mettere, prendere un caffè, mangiare una pizza, bere un bicchiere di vino, tutti conditi, a caso, da gusto “Diesel o Benzina”.
Il problema non è di facile soluzione, è una piazza dove confluiscono ben 6 strade (2 in entrata e 4 in uscita), ma o si ha il coraggio di chiudere al traffico automobilistico 
tutta o almeno parte della piazza, rimodulare i percorsi veicolari e i parcheggi di tutta la zona, oppure sarà un graduale avvelenamento letale, soprattutto per le nuove generazioni.
4 – Nella vicina Via Ferrante Aporti c’è una fermata del bus n° 87 che ha, per circa 30/40 metri a destra e altrettanti a sinistra, una serie obliqua di strisce gialle che in teoria vietano la sosta,  ma tacitamente, la sosta viene tollerata; ad evitare futuri improvvisi cambi di rotta, sarebbe opportuno dirimere la questione ed essere chiari: o si permette la sosta disegnando gli spazi di sosta, o non la si permette, assumendosene la responsabilità.
Ringrazio per l’attenzione, attendo un Suo riscontro e porgo
Cordiali Saluti
E.P.