Sono poche centinaia i manifestanti ‘No Vax’ e ‘No Green pass’, che fin dal primo pomeriggio si sono ritrovati all’Arco della Pace di Milano per ribadire la loro contrarietà alle ultime restrizioni annunciate dal governo in tema di Green pass.
Il presidio organizzato dall’associazione Genesi, inizialmente previsto in piazza Duomo, è stato regolarmente autorizzato dalla Prefettura e vede tra i suoi relatori anche alcuni candidati della lista di Gianluigi Paragone per le amministrative milanesi.
Tra gli interventi più attesi, quello di Francesco Maria Fioretti, già presidente della prima sezione della Corte di Cassazione, il quale oltre ad annunciare una protesta formale al ministero dell’Interno per il tardivo cambio di sede della manifestazione, ha lamentato il fatto che “nella nostra società le persone che invocano libertà e verità vengono discriminate” e, nel caso del Green pass “che è un gesto di una violenza straordinaria, è stata fatta carta straccia della nostra Costituzione”.
L’ex magistrato si è infine scagliato contro i vaccini, “che sono sperimentali e ci pongono tutti nella conduzione di cavie e di topi”.
“Chi si vaccina – ha concluso Fioretti – corre tanti rischi e tante persone muoiono per la vaccinazione. Vaccini che sono fatti con feti vivi abortiti. Bisognerebbe inorridire per questo”. (ANSA).
Nonostante il divieto della Questura a manifestare in piazza Duomo, un gruppo di alcune centinaia di attivisti ‘no green pass’ si è riunito in piazza Fontana, a Milano, per protestare contro le misure di allargamento dell’obbligo del certificato verde decise dal governo. Massiccia anche la presenza delle forze dell’ordine, nell’intento di convincere i manifestanti a disperdersi.
Invito disatteso dalle persone in protesta, le quali oltre ad esporre cartelli e striscioni, tra i quali uno che recita “la Costituzione è il mio green pass” e un altro “la Costituzione è sacra, forze dell’ordine tutelate il popolo sovrano”, si sono fatte sentire con fischietti e trombette, intonando i cori “libertà, libertà” e “no green pass” e “giù le mani dal lavoro”.
La protesta si è poi indirizzata contro il premier Mario Draghi, con cori offensivi nei suoi confronti e la richiesta a gran voce delle sue dimissioni. Dietro a uno striscione con scritto “giovani di sana e robusta Costituzione”, il corteo si è poi mosso in direzione piazza Duomo, nonostante il divieto della Questura.
Il corteo non autorizzato, gestito dalle forze dell’ordine, ha poi lasciato piazza Duomo dirigendosi in via Orefici prima, e via Dante poi. Disagio a livello di traffico, con i mezzi pubblici diretti in centro bloccati a causa del corteo. (ANSA).