A seguito del provvedimento dell’Antitrust, il notaio “stakanovista” Paolo De Martinis, assistito dall’avv. prof. Bernardo Giorgio Mattarella, ha richiesto il risarcimento dei danni al Consiglio Notarile di Milano per l’illecito anticoncorrenziale accertato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Secondo l’Antitrust, infatti, il Consiglio Notarile milanese ha limitato la concorrenza tra notai per tutelare interessi corporativi, come indicato nel provvedimento n. 27874 del 24 luglio 2019. Con questa istruttoria lunga e articolata, l’authority ha accertato che la condotta posta in essere dal CNM tra il 21 febbraio 2013 ed il 12 gennaio 2017, consistente in attività di monitoraggio dell’attività dei notai del distretto mediante l’invio di dettagliate richieste di dati concorrenzialmente sensibili, e nella promozione di controlli e procedimenti disciplinari da parte della Commissione Amministrativa Regionale di Disciplina, costituisce un’“intesa restrittiva della concorrenza ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 287/90, idonea a limitare la concorrenza fra i notai del distretto notarile di Milano”.
Il procedimento è stato aperto su impulso dello stesso notaio Paolo De Martinis, noto per aver denunciato le modalità sospette di finanziamento del caso Siri, il quale aveva segnalato come il Consiglio avesse fatto un uso distorto del proprio potere disciplinare nei suoi confronti. L’Antitrust ha sottolineato come il CNM per raggiungere questo scopo abbia utilizzato il proprio potere di vigilanza sui notai del collegio, mediante sanzioni disciplinari irrogate in casi esemplari ai notai più concorrenziali, in particolare a De Martinis, sia per la loro politica di ribasso dei prezzi che per le modalità di lavoro particolarmente innovative. Il provvedimento, ormai definitivo e non più soggetto a gravame, costituisce prova della violazione del diritto della concorrenza ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 3 del 19 Gennaio 2017, dl che recepisce una direttiva europea sul tema.
Le condotte accertate con il provvedimento hanno arrecato un grave pregiudizio al notaio Paolo De Martinis, il quale ha partecipato attivamente al procedimento dinanzi all’AGCM e che, assistito del noto Avv. Prof. Bernardo Giorgio Mattarella, ha quindi richiesto il risarcimento dei danni materiali e morali subiti per effetto delle condotte medesime, nella misura che si riserva di quantificare. La lettera di messa in mora inviata al Consiglio ha valore di diffida ed è interruttiva dei termini di prescrizione.