Svolta sull’omicidio dell’ex segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo, Franco Colleoni, ucciso a 68 anni, sabato mattina, nel cortile della sua casa di Dalmine: i carabinieri del capoluogo e di Treviglio hanno arrestato il figlio minore, Francesco, 34 anni, contitolare e cuoco del ristorante ‘Il Carroccio’ fondato dal padre oltre vent’anni fa e dedicato alla ‘Lega Nord della prima ora’ dalla quale Colleoni senior si era allontanato dal 2005 in poi. Il figlio si trova da ieri mattina nella casa circondariale di via Gleno a Bergamo, come disposto dal sostituto procuratore titolare del caso, Fabrizio Gaverini.
“Ha confermato la colluttazione con il padre, sostenendo però di non ricordare con precisione quanto poi avvenuto, ma non ha mostrato alcun pentimento”, ha spiegato il capitano Filippo Testa, comandante dei carabinieri di Treviglio.
Sabato mattina padre e figlio avrebbero litigato in maniera violenta, pare per la gestione del locale, che come altri aveva subito nell’ultimo anno le conseguenze del lockdown. Chiuso dal 23 dicembre scorso, dopo aver tenuto aperto alcuni giorni prima delle feste con la formula dell’asporto, avrebbe dovuto riaprire il 7 gennaio. Ma probabilmente non riaprirà più: l’altro figlio, Federico, 43 anni, si occupa di altro e anche la madre dei due figli di Franco Colleoni, Tiziana Ferrari, pur rimasta a vivere nella grande cascina ristrutturata anche dopo la separazione dal marito, non lavora nel ristorante.
La notizia dell’arresto di Francesco Colleoni ha destato grande clamore nell’abitato di Brembo di Dalmine (Bergamo), dove sia lui sia il padre Franco erano molto conosciuti. Nessuno tra i vicini vuole rilasciare dichiarazioni, anche se qualcuno sussurra che tra il padre e il figlio minore, le liti fossero abbastanza frequenti, soprattutto nell’ultimo periodo legato alla chiusura del ristorante per via del lockdown. Il Carroccio era rimasto chiuso fin dallo scorso 23 febbraio e avrebbe riaperto i battenti il 7 gennaio. (ANSA)