E’ stato rinviato al 25 gennaio, per il conferimento dell’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni, il processo iniziato oggi davanti alla Corte d’assise di Milano a carico di Leonardo La Grassa, Edoardo Sabbatino e Giuseppe Del Bravo, accusati dell’omicidio del 63enne Donato Carbone, ucciso il 16 ottobre 2019 con undici colpi di pistola all’interno del box del condominio dove viveva a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese.
Stando all’indagine dei pm Roberta Amadeo e Maura Ripamonti e del procuratore aggiunto Laura Pedio, La Grassa, 72 anni, è stato il presunto mandante dell’omicidio, ha partecipato ai sopralluoghi, ha accompagnato il killer sul posto e ha ritirato le sue armi subito dopo.
Nell’ordinanza si legge che la sua identificazione è stata “piuttosto semplice” anche perché aveva fatto i sopralluoghi usando l’auto intestata alla moglie ed era stato registrato dal “sistema conto-targa”.
Sabbatino, secondo l’accusa, sarebbe invece l’autore materiale: a incastrarlo sono state le immagini delle telecamere della zona, che lo hanno filmato con una riconoscibilissima tuta con due strisce orizzontali. Del Bravo, invece, 41 anni, accusato di concorso in omicidio aggravato è stato identificato dagli inquirenti in uno sviluppo dell’indagine e arrestato nel settembre 2020. (ANSA).