“Per ora siamo ancora per aria. La Regione ci ha proposto edifici che non andavano bene: costavano troppo, dovevano essere ristrutturati o non erano adatti a ospitare persone con problemi di deambulazione”. A parlare con la ‘Dire’ è Stefano Gastaldi, presidente del comitato scientifico dell’associazione ‘Attivecomeprima’, onlus milanese che dal 1973 si occupa di fornire supporto gratuito ai pazienti oncologici e alle loro famiglie.
Da quasi 40 anni la sua casa è in via Livigno, in una palazzina dell’ex Ospedale Bassi. L’edificio dal 1995 è di proprietà dell’Ats di Milano, che alla scadenza del contratto ha comunicato di voler destinare l’edificio a un uso diverso: “Verranno trasferiti qui alcuni servizi amministrativi dell’azienda per fare spazio in via Ippocrate a una Casa della comunità”, spiega Gastaldi.
Per questo motivo ora ‘Attivecomeprima’ cerca una nuova struttura in cui poter ospitare i propri servizi. Gastaldi ci tiene a sottolineare che non si tratta di uno “sfratto”. Nel 2021, nonostante la pandemia, l’associazione ha effettuato 1.570 aiuti psicologici, 586 consulenze mediche e 745 giornate di attività psicocorporee.
Come ha ricordato ieri in aula al Pirellone l’assessora al Welfare Letizia Moratti, la Regione ha proposto alla onlus alcune strutture, che però sono state considerate inadeguate. “In una per esempio non c’era l’ascensore, ma per noi averlo è fondamentale perché spesso ci occupiamo di pazienti con difficoltà a camminare”, puntalizza Gastaldi.
Ora ‘Attivecomeprima’ si sta rivolgendo al mercato immobiliare e al Comune, per provare a rientrare in uno dei bandi dell’amministrazione dedicati alle associazioni del terzo settore. “Cerchiamo un posto da poter affittare a prezzi contenuti, non troppo alti. Anche via Livigno ormai era diventata cara, spendevamo 28.000 euro all’anno”, aggiunge Gastaldi.
Il tempo per trovare una nuova struttura non è molto: entro fine febbraio ‘Attivecomeprima’ dovrà lasciare la palazzina dell’ex Ospedale Bassi. Moratti ieri ha assicurato che “la dg Welfare si sta continuando ad attivare per trovare una soluzione”. (Dire)