“Il ministro delle finanze olandese, Wopke Hoekstra, in Europa predica austerità, critica l’Italia e invoca controlli sui nostri conti pubblici e un ritorno repentino al patto di stabilità. Poi da privato cittadino, fa affari nei paradisi fiscali con una società fantasma, per eludere la tassazione. Non ci interessa giudicare i suoi affari, ci interessa però che certi ministri siano estromessi dai tavoli europei dove si discute di vincoli di bilancio, fiscalità e tassazione globale”, a dirlo in una nota l’eurodeputato Greens/Efa Piernicola Pedicini.
“L’Olanda gode di uno status privilegiato essendo essa stessa un paradiso fiscale e da anni impartisce ipocritamente lezioni agli stati del Sud Europa – Italia e Grecia in primis – per la sregolatezza dei conti pubblici. Ricordiamo che la ricchezza dell’Olanda si basa su una tassazione agevolata che attrae capitali di dubbia provenienza, ma nonostante il Paese con le sue politiche fiscali neghi il principio della concorrenza leale in Europa, si concede anche il lusso di criticare gli Stati le cui finanze non dipendono dalle società fantasma. Wopke Hoekstra si è opposto agli accordi fiscali tra Stati Ue e multinazionali, all’accordo fiscale globale tra Ue, Usa e altri Paesi, al Recovery Plan e alla sospensione del Patto di stabilità. Vederlo coinvolto in uno traffico di soldi nelle Isole Vergini è la più grande prova della sua disonestà politica”, conclude Pedicini.