“L’identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell’Agricoltura”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Milano. “Ci troviamo a Palazzo Marino, luogo della democrazia della comunità milanese, contro il quale la ferocia di terroristi neofascisti tentò di replicare, undici anni dopo, la strage di Piazza Fontana”, ha aggiunto.
Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole”. Secondo il capo dello Stato, fu “un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.
Per Mattarella, la strage di Piazza Fontana fu “uno strappo lacerante recato alla pacifica vita di una comunità e di una Nazione, orgogliose di essersi lasciate alle spalle le mostruosità della guerra, gli orrori del regime fascista, prolungatisi fino alla repubblica di Salò, le difficoltà della ricostruzione morale e materiale del Paese”.