“Purtroppo a distanza tempo non sembra che il Comune di Milano abbia intenzione di intervenire e di accogliere le istanze della nostra associazione, la quale agisce al solo scopo di veder tutelata la salute dei cittadini, per questo motivo chiederemo alla Procura della Repubblica di sequestrare il tratto di pista ciclabile al fine di prevenire gravissime conseguenze per i cittadini”. Lo dichiara Marco Donzelli, presidente del Codacons, che spiega le motivazioni del ricorso ai giudici: “Continuano le polemiche per la realizzazione della pista ciclabile in Corso Buenos Aires a Milano, non solo da parte dei cittadini, ma anche dei commercianti i quali ritengono responsabile la stessa per il calo del fatturato (ben il 92%) e per la mobilità della zona. Da ultima, si registra lo scontro via social tra l’assessore Granelli (pro ciclabile) e il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo. Alcune di queste tematiche erano già state sottolineate dal Codacons, che infatti, aveva indirizzato alla Procura della Repubblica un dettagliato esposto al fine di indicare i principali rischi per la sicurezza dei cittadini rappresentati dalla pista ciclabile in questione. Ingorghi, traffico, incremento delle emissioni inquinanti, rallentamenti, ostacoli per i mezzi di soccorso, tratti estremamente pericolosi per i ciclisti e per coloro che transitano con i monopattini, insomma, moltissime sono le problematiche inerenti al tratto interessato”, conclude il presidente dell’associazione di tutela dei consumatori. (MiaNews)