Nell’ambito del bando di Fondazione Cariplo sul tema della riduzione delle plastiche monouso, le Associazioni Ambiente e Lavoro, in qualità di capofila, insieme a Legambiente Lombardia e Comune di Osnago, hanno presentato un progetto, che è stato approvato e finanziato dalla Fondazione nelle scorse settimane.
Il progetto, denominato “Plastic New Deal: un patto territoriale tra imprese, enti pubblici e terzo settore per un nuovo welfare ambientale”, vede coinvolte quattro importanti aziende del territorio della Brianza Lecchese: Novacart spa di Garbagnate Monastero, Novatex Italia spa di Oggiono, Calvi spa di Merate e Top Glass di Osnago. Le azioni progettuali hanno come obiettivi principali la riduzione degli imballaggi in plastica monouso per fini industriali e la sostituzione della plastica monouso nelle mense e negli spazi comuni.
Il progetto prevede inoltre un coinvolgimento dei lavoratori e delle loro famiglie nell’ottica di una sensibilizzazione alla riduzione delle plastiche, attraverso sia l’impegno delle rappresentanze sindacali aziendali che delle amministrazioni comunali dove risiedono gran parte dei lavoratori coinvolti.
Oltre al comune di Osnago, hanno aderito al progetto come sostenitori i comuni di Lomagna, Paderno d’Adda, Cernusco Lombardone, Robbiate, Montevecchia e Oggiono, oltre al parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone. In questo modo viene coinvolto il territorio e gli Enti locali impegnati nel miglioramento della gestione e riciclaggio dei rifiuti urbani.
Il progetto coinvolge inoltre due istituti del CNR, attraverso le loro sedi di Lecco e Milano: l’IPCB (specializzato nella ricerca sui materiali) e lo STIIMA (che si occuperà di valutazione dell’impatto ambientale derivante dalle modifiche introdotte nel processo produttivo).
Infine il progetto è sostenuto da un’ampia rete di soggetti pubblici del territorio che si occupano a vario titolo di rifiuti in plastica e della loro sostituzione e riduzione e riciclaggio. Le imprese coinvolte sono: Silea, Seruso e Lario Reti Holding.
Associazione Ambiente e Lavoro si occupa da tempo di tematiche legate alla salute e sicurezza sia nei luoghi di lavoro che nel territorio. L’associazione è attiva in particolare nel campo della formazione, è riconosciuta dal ministero dell’Ambiente ha al centro del proprio impegno il rapporto tra produzione, lavoro e sostenibilità ambientale.
«Questo progetto – dichiara Wolfango Pirelli, segretario dell’Associazione Ambiente e Lavoro – è una sfida importante e originale, che valorizza le imprese che fanno del tema della sostenibilità ambientale uno dei loro obiettivi. Con questo progetto vogliamo dare impulso a un utilizzo, in particolare negli imballaggi, di nuovi materiali sostenibili, in una prospettiva di economia circolare».
«Per l’amministrazione comunale di un territorio fortemente industrializzato – osserva Paolo Brivio, sindaco di Osnago – partecipare a un’iniziativa come “Plastic New Deal” è al contempo un dovere e un’opportunità. Un dovere, perché compito di un ente pubblico è incoraggiare processi di innovazione tendenti a favorire un rapporto più armonico tra funzioni produttive e tutela dell’ambiente. Un’opportunità, perché le sperimentazioni che il progetto consentirà e le conoscenze e le prassi che farà maturare contribuiranno a migliorare l’apparato normativo, a cominciare dai regolamenti comunali, per farne strumenti di incoraggiamento e di propagazione di comportamenti virtuosi e sostenibili».
«Il progetto si inserisce nel territorio della provincia di Lecco che è molto virtuoso e capace di sostenere e alimentare l’economia circolare – dichiara Barbara Meggetto presidente di Legambiente Lombardia – si tratta di intervenire riducendo l’utilizzo delle plastiche monouso all’interno del ciclo produttivo, per la prima volta sperimentiamo una relazione significativa in tal senso con il mondo imprenditoriale. L’azione riguarda anche il territorio, dove queste imprese agiscono e creano occupazione. Inoltre l’attività con i lavoratori che sono coinvolti nel cambiamento dei propri stili di vita può contribuire a sostenere una sostanziale riduzione nella produzione di rifiuti a livello famigliare. Insomma ci proponiamo di creare una comunità attiva e sostenibile nel territorio che mette in relazione un cambiamento efficace del nostro modo di vivere e utilizzare le risorse ambientali. Attiveremo come Legambiente le azioni di partecipazione e comunicazione che permetteranno al progetto di sviluppare nuove attività di coinvolgimento in modo da riprodurre l’azione progettuale. Il coinvolgimento nel partenariato degli Istituti di ricerca del CNR crea una nuova occasione di innovazione migliorando ulteriormente la partecipazione e lo scambio di buone pratiche».