Pnrr, presentato il progetto dei Giardini Reali a Monza.

Riaperta alle visite la Villa Reale nel Parco di Monza, Monza, 30 maggio 2021. ANSA/ MATTEO CORNER

Rigenerazione, riqualificazione del patrimonio, diffusione dell’identità del luogo, qualità paesaggistica, valori culturali e ambientali.  Si incardina su questi punti il progetto di Restauro dei Giardini Reali che il Consorzio della Villa Reale e del Parco di Monza ha presentato nell’ambito dei bandi del PNRR.

Il tema centrale – fa spere lo stesso Consorzio – sarà la valorizzazione botanica, partendo dalle conoscenze storiche, scientifiche, tecniche, colturali che hanno contraddistinto i Giardini nella storia. L’attività di studio e ricerca storica-scientifica permetterà di creare un patrimonio di conoscenza per una maggior comprensione dei Giardini e dell’evoluzione del concetto di Paesaggio da mettere a disposizione dei visitatori attraverso moderne tecnologie di comunicazione, come per esempio la realizzazione di un aggiornato archivio digitale. Gli interventi che saranno messi a punto con i fondi del PNRR mirano ad accrescere il livello di resilienza degli ecosistemi presenti. “Prevediamo di introdurre moderni sistemi di controllo del patrimonio verde – spiega il Sindaco Dario Allevi, Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco – Adegueremo gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e accessibilità, assicurando una migliore conservazione e garantendo una gestione sostenibile sul piano ambientale ed economico”.   Per la parte di valorizzazione e comunicazione verranno prodotti una serie di strumenti in grado di offrire un’accessibilità diffusa: una sezione dedicata nel sito istituzionale ReggiadiMonza.it, un grande libro illustrato, strumenti, mappe e percorsi digitali, audioguide, l’uso di tecnologie digitali in prossimità dei punti di maggior interesse renderanno i Giardini uno spazio multimediale interattivo fruibile in autonomia. E’ allo studio un software dedicato: il sistema consentirà, in modalità georeferenziata, la gestione di tutto il patrimonio presente consentendo attività di monitoraggio e di manutenzione programmata. Le piante più significative saranno gestite con sistemi all’avanguardia per il controllo del loro stato di salute. La piattaforma web, grazie anche all’interazione dei visitatori, renderà disponibile un sistema informativo integrato che consentirà interventi puntuali e tempestivi, rendendo efficiente l’impiego delle risorse (idriche ed energetiche), i servizi ecosistemici, la misurazione della riduzione dell’inquinamento ambientale, la regolazione del microclima, lo stoccaggio della CO2.

I fondi del Pnrr “ci sono, il rischio semmai è che non tutte le parti del Paese riescano a spenderli tutti. Sono fondi ingenti, alcuni sono concentrati giustamente nelle aree che necessitano di maggiore sviluppo, però non è detto che si riesca a spenderli tutti nei tempi” : lo ha detto il ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia a margine di un incontro a Palazzo Lombardia con gli enti locali, sul Pnrr. Il ministro ha sottolineato anche l’importanza della ‘compartecipazione’ sui fondi, con gli enti dei territori. “E’ chiaro che quando c’è la compartecipazione c’è anche la garanzia che nel progetto ci credono tutti – ha affermato -. Questo è un modo per avere la certezza che vengono richieste cose che hanno senso. Regione Lombardia su questo punto ha le carte in regola”. Guardando infine alle ripercussioni dello scenario internazionale sulle misure di sviluppo “quello dell’energia è il problema più grosso – ha detto – poi viviamo un cambiamento epocale: i mercati di sbocco delle nostre merci inevitabilmente cambieranno un po’ in maniera strutturale come cambieranno i mercati delle materie prime” quindi “serve un passo in più dal punto di vista dell’organizzazione, su questo la Lombardia può fare da traino a tutto il Paese”.

“Siamo disposti a sostenere il nostro Governo se dovesse chiedere una revisione del Pnrr dovuta alla situazione eccezionale che stiamo vivendo, a sederci ad un tavolo per individuare le priorità, che per noi sono il sostegno a imprese e famiglie per mitigare l’aumento sconsiderato dei prezzi, l’autosufficienza energetica del Paese, la produzione strategica di componenti fondamentali anche per la transizione ecologica, della chimica di base, l’aumento della capacità di produzione agroalimentare, la transizione energetica e digitale”: lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo all’incontro in Regione per fare il punto della situazione con europarlamentari, parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali sull’applicazione del Pnrr e sulle tematiche che più in generale riguardano la collaborazione tra i vari livelli istituzionali, chiedendo in pratica una riflessione su un’eventuale necessità di revisione del Pnrr. “A causa dell’aumento dei prezzi molti cantieri rischiano di chiudere, o di non partire per i costi non più sopportabili. È nostro interesse fare in modo che si realizzino gli investimenti del Pnrr e quelli previsti dal Piano Lombardia per circa 5 miliardi di euro”. In merito allo stanziamento delle risorse del Pnrr per le aree svantaggiate del Paese, Fontana ha evidenziato che “l’indice di vulnerabilità sociale e materiale così concepito non rispecchia la nostra reale situazione. Non è pensabile escludere dall’assegnazione di risorse i Comuni del centro nord e in particolare della Lombardia sulla base di un algoritmo”.

“Dobbiamo fare in modo che il Pnrr sia una grande occasione per rammendare il Paese e per costruire progetti su misura su diversi territori, dalla montagna alle aree interne o a quelle svantaggiate, da nord e a sud. Occorre semplificare il più possibile, rispettare le scadenze e lavorare insieme, mi pare che il clima sia esattamente questo”: così il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini a margine dell’incontro sul Pnrr a Palazzo Lombardia con gli enti locali. “I problemi ci sono e sono legati alla mole ingente di lavoro che mette sotto stress le amministrazioni centrali dei ministeri, ma anche gli enti locali, però c’è la consapevolezza che è un’opportunità che non possiamo perdere”, ha concluso il ministro.

“Ridurre l’IVA sulle opere pubbliche destinate alla ripartenza del Paese”. Lo ha proposto e richiesto il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi in occasione dell’incontro promosso oggi da Regione Lombardia e Anci Lombardia sulle misure per l’attuazione delle opere previste dal PNRR e l’utilizzo più efficiente delle risorse messe a disposizione.
Durante il suo intervento, che si è svolto in Sala Biagi a Palazzo Lombardia, Alessandro Fermi ha sottolineato: “Il PNRR è un’occasione irripetibile per la Lombardia e per il nostro Paese. Adesso, però, abbiamo di fronte alcune criticità importanti: La molteplicità dei bandi, innanzitutto, con procedure spesso non omogenee. C’è poi il cosiddetto ‘indice di vulnerabilità sociale e materiale’ che rischia di provocare squilibri tra i territori, danneggiando in particolare la Lombardia, con effetti distorsivi nella distribuzione delle risorse. Infine, l’improvviso ed enorme aumento dei costi dell’energia e delle materie prime che rischia di portare a un blocco di alcuni cantieri strategici per la ripresa. Pertanto, in un quadro di emergenza, ritengo sia necessario che il Governo approvi un’aliquota Iva ridotta che possa essere applicata, temporaneamente, alle opere già finanziate e destinate alla ripartenza del Paese. Infine, abbiamo bisogno di una ‘rivoluzione culturale’ che ci consenta di ridurre velocemente il gap tra mondo del lavoro e scuola. Da qui passa la competitività del sistema Italia. Da qui passa il futuro del nostro Paese”.

“Questa sfida la possiamo vincere solo se tutti i livelli istituzionali cooperano lealmente con il massimo impegno e si coordinano nell’attività”: lo ha detto il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, a margine dell’incontro in Regione dedicato al confronto con gli enti locali sul Pnrr. “E’ un’impegno complesso, una  sfida difficile – ha aggiunto – dobbiamo metterci tutto quello che è possibile per fare bene e nei tempi”. A fronte anche dei due anni di pandemia e delle ripercussioni del conflitto in Ucraina, ha aggiunto il presidente di Anci “c’è necessità di grande qualità delle scelte che facciamo e dei progetti che mettiamo in campo, per questo era importante oggi avere questo momento di confronto”.(MiaNews)