La Squadra Mobile di Varese ha eseguito una misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di un minorenne, accusato di essere l’autore di numerose aggressioni sessuali con palpeggiamenti ai danni di donne nella prima metà di settembre scorso nel centro di Varese.
I fatti avevano destato un notevole allarme in città anche per il moltiplicarsi degli episodi. Le vittime erano scelte a caso tra le donne sole: la vittima più giovane ha 13 anni, la più anziana 53.
La Squadra Mobile di Varese – ricostruisce una nota del procuratore della Repubblica dei minori di Milano, Ciro Cascone – ha intuito la serialità delle aggressioni attribuibili allo stessa persona raccontate in nove denunce. Sono poi state analizzate le telecamere di videosorveglianza ed è stato individuato un minorenne, di origini straniere, studente in una scuola superiore di Varese.
La perquisizione della sua abitazione, disposta dal pm Sabrina Ditaranto, ha consentito di trovare i capi d’abbigliamento descritti dalle vittime e di ricostruire gli spostamenti del giovane nei giorni dei reati, confermando l’ipotesi dell’Accusa.
La famiglia del ragazzo è sconcertata, spiegano gli inquirenti, ed è ben inserita nel tessuto sociale varesino; i genitori lavorano regolarmente e il fratello maggiore studia all’università e hanno collaborato alle indagini.
La Procura ha chiesto e ottenuto il collocamento in una comunità educativa I reati contestati dalla Procura per i minorenni di Milano consistono in nove episodi di violenze sessuali, spesso aggravate da diverse circostanze: minore età della vittima, ma anche stato di gravidanza, ovvero minorata difesa della vittima.
(ANSA).