Stefano Merler, ascoltato per cinque ore in procura a Bergamo come persona informata sui fatti, “ha offerto elementi per ricostruire la storia dei piani pandemici, o simili, e per inquadrare la gestione all’inizio dell’emergenza. È ciò che ci interessa capire”.
Lo afferma il procuratore Antonio Chiappani, che ha interrogato l’epidemiologo con l’aggiunto Cristina Rota e i pm titolari del fascicolo.
Merler aveva realizzato la prima proiezione italiana dei dati cinesi sul Covid-19, una ricerca intitolata ‘Scenari di diffusione di 2019-NCOV in Italia e impatto sul sistema sanitario nazionale’ poi utilizzata dal Governo italiano per stilare un piano pandemico dopo che nel 2017 il direttore dell’OMS, Ranieri Guerra, aveva indicato al Ministero della Salute la necessità di rifare il piano, che era vecchio del 2006.
La ricerca di Merler venne prima ‘secretata’ dal Governo e poi usata per stilare le misure per fronteggiare la pandemia.
L’esperto è stato sentito proprio sul capitolo relativo all’esistenza o meno di un piano pandemico, per fare chiarezza su quanto accaduto tra febbraio e marzo e valutare così l’operato dei dirigenti della sanità lombarda, dei medici e degli operatori in Provincia di Bergamo, durante la prima ondata dell’epidemia di Covid che ha visto morire migliaia di persone. (ANSA).