Il giurista Ugo Mattei, tra i leader dei comitati no Green Pass afferma che le elezioni per il presidente della Repubblica sono a rischio illegittimità per l’impedimento di votare ad un parlamentare sprovvisto di green pass.
Scrive in una nota il Prof. Mattei: L’elezione del Presidente della Repubblica è il momento più alto della vita istituzionale nel nostro Paese.
Tale momento è viziato in maniera grave e pericolosissima dall’imposizione del cosiddetto green pass ai “grandi elettori.”
L’utilizzo italico del pass contraddice le norme istitutive del provvedimento a livello europeo, norme per le quali esso deve configurarsi come uno strumento di inclusione e non di esclusione, in particolare per gli spostamenti internazionali.
L’italico utilizzo del pass si configura invece come strumento invasivo e illegittimo, per il costante tracciamento biometrico dei cittadini, utilizzo inaccettabile per qualunque cittadino, ma particolarmente grave nel caso di quei grandi elettori la cui scelta deve essere totalmente libera e incondizionata.
È libero un elettore sottoposto a tracciamento sociale 24 ore su 24?
È libero un elettore i cui diritti civili e politici scadono ogni 48 ore, oppure ogni qualche mese?
È libero un elettore il cui statuto giuridico varia di giorno in giorno a colpi di decreti governativi che si appoggiano non sulla Costituzione, ma sui capricci del Gran Consiglio Tecnico Scientifico?
Oggi, in Italia, è libero un parlamentare?
Se il voto di un parlamentare non è libero, ma anzi è fisicamente impedito come nel caso della onorevole Sara Cunial, è chiaro che non è libero il voto di alcun elettore.
Come Comitato di Liberazione Nazionale lo denunciamo pubblicamente, a livello nazionale e internazionale, non solo perché la magistratura si risvegli dal grave sonno che la obnubila, ma ancor più urgentemente per evitare un nuovo caso Matteotti, Dio ce ne scampi.
Prosegue intanto lo sciopero della fame di Davide Tutino, l’insegnante romano sospeso per non essersi voluto sottoporre all’obbligo vaccinale.
Anche oggi il professor studente Davide Tutino, in sciopero della fame, è presente con la sua urna di fronte al parlamento, per consentire ai parlamentari esclusi di votare senza greenpass, come da Costituzione.
Al seggio elettorale si avvicinano per esprimere solidarietà diversi deputati, tra cui Jessica Costanzo e Massimo Enrico Baroni.
L’onorevole Sara Cunial, esclusa dal voto perché priva del pass, vota presso il seggio istituito dal professore, ricordando che la procedura che le ha impedito di esercitare il proprio diritto invalida le elezioni in corso.
Il professor Davide Tutino aggiunge: “Escludere anche un solo parlamentare dal voto significa escludere l’intero elettorato. Si sta creando un precedente giuridico gravissimo e pericoloso, che qui denunciamo: i golpisti al governo stanno subordinando il diritto di voto al tracciamento biometrico della popolazione, al possesso di un documento illegittimo come il green pass, che fa da base a uno stato totalitario al di fuori del diritto e della Costituzione.”