Il sentimento antiebraico è aumentato del 1000% dal 7 ottobre al 31 dicembre.
Lo evidenziano i dati raccolti e analizzati dall’Oscad, l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori, un organismo interforze che coordina l’azione di Polizia e Carabinieri nella prevenzione e repressione di reati discriminatori.
Il tema è stato al centro del convegno organizzato al Memoriale della Shoah, dal titolo “Le vittime dell’odio”. Presenti anche la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Pasquale Angelosanto, coordinatore nazionale per la lotta all antisemitismo, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e Vittorio Rizzi, vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie e presidente dell’Oscad. Sempre dal 7 ottobre, al 1 maggio 2024, l’Oscad ha registrato 345 episodi riconducibili all’antisemitismo. Le segnalazioni ricevute sono state raggruppate in “hate crimes”, “hate speech”, “hate speech online” ed “hate incident”. Durante il convegno sono stati analizzate anche altre forme discriminatorie, da quelle di genere a quelle contro la disabilità.
“Questo momento storico segna il picco massimo dell’odio antisemita – ha denunciato Rizzi dal palco – dal 7 ottobre al 31 dicembre 2023 abbiamo un aumento del 1000% del sentiment anti ebraico. L’Oscad esiste dal 2010 e finora ha formato 60 mila operatori di polizia, tra polizia di stato e arma dei carabinieri. Ha trattato quasi 6 mila segnalazioni di odio che può essere della più diversa natura. Oggi assistiamo, dal 2017, a un aumento di circa il 33% dei fatti reato che rientrano nel 604 bis, ossia nelle manifestazioni di odio”.
Sull’antisemitismo in particolare Rizzi ha affermato: “Sorprende che ci siano voluto 3000 anni di storia ad arrivare alla definizione nel 2016 di questa percezione come odio nei confronti degli ebrei. È la storia di un odio che muta e si trasforma nel corso dei millenni”. La senatrice Segre ha sottolineato l’indifferenza che è alla base dei sentimenti di odio. “Non posso dimenticare l’indifferenza, che ho voluto come parola fortemente all’ingresso di questo Memoriale, di una popolazione salvo pochi eletti che presero con assoluta indifferenza le leggi razziali fasciste. Ora mi dicono ‘stai attenta. Perché fai la tua vita normale? Stai a casa’. Dovrei stare a casa ad aspettare che qualcuno venga ad ammazzarmi? Beh no. Ricevo minacce pazzesche, che ho ignorato per anni perché il silenzio mi sembrava la cosa migliore, anzi lo penso ancora adesso. Come ebrea, l’ho studiata la storia millenaria dietro di me ma non mi aspettavo assolutamente questa ondata di antisemitismo”.
Il ministro Piantedosi ha affermato: “Dobbiamo percorrere tutte le strade possibili per mantenere alta l’attenzione, ma anche la sollevazione delle coscienze. La discussione pubblica e l’azione di governo non possono prescindere dal fatto che dal 7 ottobre abbiamo registrato il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimento di odio”. L’importanza del luogo in cui si è tenuto il convegno è stata sottolineata dal presidente Jarach: “È qui dove mettiamo le basi per trasmettere ai nostri giovani i veri valori dello sviluppo della società. L’anno scorso abbiamo superato i 115 mila visitatori, di cui oltre la metà, 62mila, sono stati studenti. Quest’anno i numeri confermano l’andamento e non abbiamo avuto finora ripercussioni dagli avvenimenti esterni. È un punto di ritrovo della città anche con la biblioteca”. “Sono aumentati i fenomeni di intolleranza razziale – ha sottolineato anche il prefetto Sgaraglia – e questo è il luogo ideale per affrontare questi temi. Conoscere è necessario perché è necessario approfondire. Ci sono tanti giovani oggi, è importante che sappiano e conoscano la realtà. Bisogna combattere con la conoscenza l’indifferenza che è apatia morale. Oggi possiamo determinare le modalità nuove con cui avvengono queste espressioni ingiuriose. La stessa senatrice è vittima di molte espressioni che passano attraverso la rete”.
Infine le diverse e attuali forme di antisemitismo sono state ricordate dal coordinatore nazionale Pasquale Angelosanto: “Quella di coordinatore nazionale per la lotta all’ antisemitismo è una figura introdotta dal Parlamento europeo con la risoluzione del 1 giugno 2017 e opera nell’ambito della residenza del Consiglio dei ministri. La strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo è stata approvata nel 2021. Esigenza resasi nell’ultimo periodo più evidente con le manifestazioni caratterizzate da espressioni di odio anti ebraico. Nel documento della Commissione europea del 2021 si sottolinea come “L’antisemitismo contemporaneo assume molte e diverse forme”. Siamo di fronte a una minaccia polimorfa. La minaccia è capace di adattarsi alle situazioni contingenti e assume nuove forme nuove a seconda degli scopi”.
“La discussione pubblica e l’azione di Governo non possono prescindere dal fatto che dal 7 ottobre abbiamo registrato il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimento di odio. Credo che quel sentimento alberghi nella coscienza degli uomini e trovi solo dei pretesti”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nel suo intervento al convegno “Le vittime dell’odio” organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, che si è svolto questa mattina al Memoriale della Shoah. “Il tema della discriminazione declinata come razziale, religiosa, di genere e sulla disabilità, temo che sia qualcosa che alberghi nell’animo umano, una condizione antropologia – ha continuato il ministro – Dobbiamo percorrere tutte le strade possibili per mantenere alta l’attenzione, ma anche la sollevazione delle coscienze”. Sull’attenzione da porre alla crescita di un sentimento antisemita Piantedosi ha concluso: “Dal 7 ottobre, dall’inasprirsi del conflitto, abbiamo innalzato delle barriere anche fisiche nei confronti dei tentativi di aggressione della società civile. Il tema è della gestione dell’ordine pubblico, molti ritengono normale che in nome di questa legittima critica dell’atteggiamento del governo israeliano si possano fare azioni come impedire a qualcuno di parlare o non riconoscere il valore storico della Brigata ebraica. Questa è la negazione del diritto di esistere e parlare dell’altro”.
“Non mi aspettavo assolutamente questa ondata di antisemitismo. Ma ho visto il peggio e quando uno arriva a quel punto, vuoi che adesso abbia paura a uscire?”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, durante il suo intervento al convegno “Le vittime dell’odio” organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori che si è svolto stamane al Memoriale della Shoah. “Non ho mai trovato in 30 anni di testimonianza nelle scuole, università, circoli, parrocchie le parole necessarie per dirlo. Perché non ci sono nel vocabolario”, ha continuato la senatrice che ha sottolineato l’aumento dei casi dopo il 7 ottobre: “È un’ondata spaventosa di odio anche verso gli ebrei italiani che per esempio non c’entrano niente con le decisioni politiche di Israele. Possono anche non condividerle o non essere mai stati in Israele. Siamo accusati di tutto quello che noi per primi non vorremmo vedere o aver visto”. Sulle minacce che continua a ricevere, Segre ha concluso: “Mi dicono ‘stai attenta. Perché fai la tua vita normale? Stai a casa’. Dovrei stare a casa ad aspettare che qualcuno venga ad ammazzarmi? Beh no. Ricevo minacce pazzesche, che ho ignorato per anni perché il silenzio mi sembrava la cosa migliore, anzi lo penso ancora adesso. Mi preoccupo anche di questi odiatori in generale. Perché io sono una mamma, una nonna, questi odiatori hanno dei problemi gravissimi per cui più degli odiati, devono essere protetti gli odiatori. Dovrebbero essere curati da equipe di medici”.
“Per il coraggio con cui, ogni giorno, contrasta gli odiosi fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nell’esprimere solidarietà e vicinanza a Liliana Segre, ricorda la motivazione che, tre anni fa, lo aveva indotto a conferire alla senatrice a vita il ‘Premio Rosa Camuna’, la più alta onorificenza della Regione. “Un riconoscimento speciale – ricorda il governatore – con una motivazione quanto mai attuale per l’impegno civico, la formazione e l’educazione che ogni giorno viene portata avanti da Liliana Segre”. La senatrice stamane durante un convegno al Memoriale della Shoah ha parlato delle minacce che riceve e di ‘ondata spaventosa di odio’. (MiaNews)