Apparizione a sorpresa, due notti fa, del ministro dell’Interno Matteo Salvini all’Old Fashion, la discoteca milanese vicino alla quale è stato aggredito l’1 luglio Niccolò Bettarini, il figlio 19enne di Simona Ventura e Stefano, colpito da alcune coltellate. In quattro sono stati arrestati per tentato omicidio. La discoteca riapriva dopo l’ordine di chiusura per 30 giorni disposta dal questore Marcello Cardona, in seguito a una decisione del Tar che ha stabilito una sospensiva dal provvedimento del questore e Salvini è arrivato poco prima dell’una del 12 luglio, giorno in cui si era dibattuto sull’approdo della nave Diciotti e Salvini era stato a Innsbruck per la riunione informale tra i ministri dell’interno dell’Ue. Jeans e maglietta nera della guardia costiera di Vibo Valentia, Salvini si è fatto ritrarre accanto al titolare del locale, Roberto Cominardi in una foto postata su Instagram dal dj Marco Iacoianni, in arte ‘Squalo Iaco’.
Vicesindaco: “Salvini delegittima le indagini” – Matteo Salvini delegittima “le indagini” sull’age indagini” sull’aggressione a Niccolò Bettarini: il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo su Facebook ha criticato la scelta del ministro dell’Interno di visitare la discoteca Old Fashion, fatta riaprire dal Tar che ha annullato il provvedimento di chiusura di un mese firmato dal questore Marcello Cardona. “Gli interessi economici non devono distogliere l’attenzione dai problemi. Il ministro Salvini sa che la situazione all’Old Fashion non è ancora risolta – ha aggiunto Scavuzzo che è anche assessore alla Sicurezza – e dà un messaggio ambiguo a chi pensa di poter agire impunito: risse e atti di vandalismo sono ancora un problema e ben lo sa La Triennale di Milano, che la mattina dopo la riapertura ha subito gli sfoghi di un ubriaco che cercava invano di entrare nel locale”. “Festeggia la riapertura di un locale chiuso dalle forze dell’ Ordine delegittimando le indagini per la brutale aggressione di inizio mese. Prudenza e rispetto – ha concluso il vicesindaco – per chi sta lavorando per assicurare alla giustizia i responsabili della aggressione sarebbero stati, e sono, opportuni”.