Contributi a fondo perduto per sostituire gli impianti di riscaldamento obsoleti. È quanto prevede il bando di Regione Lombardia che sarà attivo dal 21 aprile 2022 fino al 15 settembre 2023, finanziato con 12 milioni di euro, di cui 10 milioni a favore delle persone fisiche, 1 milione a favore delle PMI, 1 milione a favore degli enti del Terzo settore. Le domande di contributo potranno essere ammesse a finanziamento fino ad esaurimento dello stanziamento autorizzato dal Ministero per la Transizione Ecologica.
EFFICIENZA ENERGETICA E LOTTA ALLO SMOG – “Come avevamo preannunciato dopo l’esperienza del progetto pilota realizzato in provincia di Mantova – ha spiegato l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo – Regione Lombardia mette in campo un bando regionale e un pacchetto di risorse concrete contro lo smog, attraverso una misura finalizzata a favorire la sostituzione degli impianti a biomassa più obsoleti con impianti a biomassa più moderni e meno inquinanti. L’incentivo integrerà potrà aggiungersi a quello nazionale previsto dal Conto termico”.
IL BANDO – La partecipazione al bando è ammessa solo per coloro che hanno presentato al GSE la domanda per ottenere il contributo previsto dal Conto termico per la sostituzione degli impianti di riscaldamento. Ottenuto il contributo dal GSE, potrà essere presentata domanda di contributo anche a Regione Lombardia, a condizione che gli impianti presentino livelli emissivi particolarmente bassi, indicati nel bando regionale. Il nuovo contributo regionale sarà concesso, a fondo perduto, ad integrazione del contributo previsto dal Conto termico per lo stesso intervento riconoscendo un contributo complessivo che, per gli apparecchi con le minori emissioni, arriva fino al 95% delle spese per i cittadini e per gli enti del terzo settore, fino al 65% per le micro e piccole imprese e fino al 55% per le medie imprese.
LA PROCEDURA – La tipologia di procedura utilizzata è valutativa a sportello: le domande saranno valutate in ordine di presentazione a condizione che rispettino i requisiti minimi di ammissibilità. A questo proposito saranno effettuate un’istruttoria formale e una tecnica; la prima per verificare la sussistenza dei requisiti e la seconda per individuare il contributo specifico da assegnare in base alle caratteristiche emissive dell’impianto.
L’assegnazione dei contributi è subordinata alla disponibilità del Fondo al momento della richiesta. Raggiunto il limite di spesa, le ulteriori domande pervenute verranno messe in lista d’attesa. (LNews)