La corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura Generale di Milano con cui si chiedeva di annullare l’assoluzione disposta in secondo grado nei confronti Saipem Spa e i suoi dirigenti di allora, Pierfranco Tali, Pietro Varone e Alessandro Bernini. Assoluzione che ora diventa definitiva.
Gli imputati in tutto erano sette. La vicenda riguarda la presunta tangente, per 7 contratti assegnati a Saipem e affidati dall’ente algerino Sonatrach, in cambio, secondo l’accusa, di 197 milioni di dollari versati tra il 2007 e il 2010 a persone che gravitavano nell’entourage dell’allora ministro dell’Energia Chekib Khelil. (ANSA).