Sala su Scala, inchieste, stadio e caso Nahum

“Finché non convocheremo un Cda, cosa che non è stata fatta, non posso parlare di questo aspetto. Stiamo discutendo e ci sono delle ipotesi, vedo tante opinioni a volte anche un po’ malevole rispetto alla dinamica con cui nascono certe scelte”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione del campo sportivo dedicato a Davide Astori in via Volga, in merito alla nomina di Fortunato Ortombina a nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala. “Nel mio ruolo di sindaco devo avere la saggezza di cercare di tenere insieme tutti. – ha spiegato Sala – Il governo contribuisce con 30 milioni e quindi è importante, i soldi privati contribuiscono in modo altrettanto significativo e poi c’è la storia della Scala che deve portare a dire a chi fa il sindaco che le scelte devono essere fatte tenendo conto innanzi tutto delle esigenze di Milano, della Scala. Non è banalmente un problema di autonomia, il problema é incarnare i nostri valori ma nel percorso che stiamo intraprendendo secondo me ci può fare stare insieme tutto questo. Adesso altro non posso dire finché non convocheremo un Cda per passare dalla prima discussione a momenti di approvazione, non so se avverrà la prossima settimana o quella dopo”, ha concluso.

“Io non ci ho neanche mai pensato perché non so nemmeno che tempi ci sono, come il processo viene costruito. Diciamo che quanto ho da fare oggi é già tanto e questi sono anche momenti in cui i dossier caldi sul mio tavolo sono tanti”. Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, ai giornalisti che gli chiedevano se stesse pensando a una possibile presidenza di Anci. Il sindaco è intervenuto a mergine dell’inaugurazione di un campo sportivo dedicato a Davide Astori in via Volga.

“Tutto mi fa pensare che non è una questione che si risolverà a breve termine: noi siamo convinti di avere fatto il giusto e non possiamo che essere disponibili ad un contraddittorio”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione del nuovo campo sportivo dedicato a Davide Astori in via Volga, in merito alle indagini della Procura sui possibili abusi edilizi che vedono coinvolti funzionari comunali, imprenditori e tecnici. “É evidente che ci potrà essere, già lo vediamo, un rallentamento nel processo di approvazione di nuovi progetti, questo è chiaro. Ma se serve per fare chiarezza su istanze mosse dalla Procura non possiamo che prenderne atto. La vera questione per me é capire quanto tempo ci vorrà per fare chiarezza e francamente non lo so”. Sull’intervento del governo con l’incontro tra il sottosegretario Morelli e il procuratore Marcello Viola di pochi giorni fa, Sala ha spiegato che “può dare una mano perché può dare certezza su cosa si può fare e cosa no. Noi vogliamo solo questo, essere certi, e lo vogliono soprattutto i costruttori perché tanti oggi mi dicono ‘cosa si fa?’. E io dico che dobbiamo aspettare, quindi serve certezza”. Infine, sulle conseguenze dell’inchiesta sull’iter di approvazione del nuovo Pgt, Sala ha spiegato di aver dato indicazione all’assessore all’Urbanista Giancarlo Tancredi di “rallentare i lavori finché non capiamo quali sono le regole, sarebbe assurdo fare il contrario”.

“Con Nahum non ci ho ancora parlato e lo vedo la prossima settimana. É chiaro che, e non parlo solo di lui, il definire genocidio quello che succede a Gaza, difficile giudicare se é così o meno, sta portando a dimissioni eccellenti. Anche la perdita di Cenati per Anpi é significativa”. Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, a margine dell’inaugurazione del campo sportivo dedicato a Davide Astori in via Volga, in merito all’abbandono del Pd da parte del consigliere comunale Daniele Nahum. “Purtroppo – ha continuato Sala, sulla guerra israelo-palestinese – si radicalizza sempre la riflessione, credo che noi dobbiamo stare certamente dalla parte di Israele che é un paese democratico, per quanto ormai la democrazia é imperfetta ovunque e che è stato aggredito ma non possiamo ignorare quello che sta succedendo a Gaza, credo che la gestione di Netanyahu sia oggettivamente troppo aggressiva. Da ciò a confondere le istanze del popolo ebraico con le ragioni della guerra, c’è molto di mezzo, questo credo che abbia mosso Nahum. La prossima settimana lo vedrò anche perché ho molta stima di lui, essendoci anche scontrati a volte nel passato, ma siamo persone che amano la politica e difendono le loro idee”, ha concluso Sala.

“Riguardo la proprietà del Milan credo che la questione possa cambiare relativamente, i fondi da qualche parte devono arrivare. A occhio e croce non penso che ci si siamo ripercussioni perché del fatto che RedBird abbia acquistato il Milan con un prestito fatto da Elliott era una cosa risaputa. Non è certo una novità. La mia idea è che sia che si parli di una proprietà che dell’altra la questione è: siete sicuri che volete spendere un miliardo adesso coi tassi d’interesse che non scendono? Per questo offro San Siro e ovviamente anche perché è nel nostro interesse”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione del campo sportivo dedicato a Davide Astori in via Volga, a chi gli chiedeva se le indagini sul club rossonero possano influire sul progetto stadio. “Quanto alla ristrutturazione del Meazza “se lo stadio fosse di proprietà del Comune nel momento in cui si facessero i lavori bisognerebbe fare una gara a cui WeBuild può partecipare come possono partecipare altri. Se lo stadio fosse delle squadre potrebbero fare quello che vogliono”.

Live nation, Eventim e Asm Global “sono i nomi intorno al tavolo: li ho incontrati la settimana scorsa per un altro motivo, cioè per ragionare sul calendario degli eventi di quest’anno”. Lo ha detto il sindaco Beppe Sala, a margine dell’inaugurazione del campo sportivo dedicato a Davide Astori in via Volga, in merito alle multinazionali dell’intrattenimento interessa alla ristrutturazione del Meazza. “I rappresentanti italiani di queste multinazionali mi hanno espresso un grande interesse per San Siro. San Siro è la ‘Scala del Calcio’ ma è anche la storia di dove ha suonato Bob Marley: loro mi dicono che quando parlano con gli artisti di un concerto a San Siro c’è questa memoria storica che pesa nella decisione di venire a Milano”. Sui tempi per i lavori di ristrutturazione dello stadio “ricordiamoci che se si facessero al Meazza bisognerebbe farli durante l’estate, periodo dei concerti e bisognerebbe accelerare per mettere in condizione La Maura di ospitare meglio gli eventi. Detto questo i promoters sono consapevoli e penso che ancora oggi andare alla Maura è fare di necessità virtù. Non è il luogo ideale a meno che non si cambino alcune cose. Noi stiamo cercando di favorire da un lato che i concerti vengano a Milano, tenendo però conto delle esigenze dei cittadini che abitano nei dintorni. Quindi c’è San Siro, c’è La Maura che ha grande potenziale e se San Siro dovesse diventare una sede permanente di concerti bisognerebbe mettere mano alle infrastrutture”, ha concluso Sala.(MiaNews)