“Un voto sconcertante. Su questo il governo italiano è totalmente compatto. Armi difensive per l’Ucraina sì, armi per andare a colpire e uccidere in Russia avvicinandoci alla Terza Guerra Mondiale no”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della raccolta firme organizzata in zona Gambara, in solidarietà del ministro nel processo Open Arms, in merito al voto del Parlamento europeo sulla risoluzione per chiedere di revocare le restrizioni che impediscono all’Ucraina di usare le armi contro obiettivi militari in Russia.
“Su questo il governo italiano è assolutamente chiaro e la Lega assolutamente convinta – ha continuato Salvini – Quando passa il fatto che si può andare ad attaccare in Russia, ci si avvicina alla guerra. Io la guerra non la voglio lasciare ai miei figli” ha concluso.
“Sì, confermo”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della raccolta firme organizzata in zona Gambara, in solidarietà del ministro nel processo Open Arms, ha confermato la sua presenza all’inaugurazione del 12 ottobre della M4, come anticipato dal sindaco Giuseppe Sala.
“Sarebbe un segnale incredibile una condanna per un ministro che ha mantenuto la parola data e ha bloccato gli sbarchi dei clandestini e ha salvato vite, ha evitato reati”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della raccolta firme organizzata in zona Gambara, in solidarietà del ministro nel processo Open Arms.
“In caso di condanna saremmo l’unico Paese dove difendere i confini sarebbe riconosciuto come un reato – ha continuato Salvini – Sono contento della solidarietà che in mille piazze fra questo e il prossimo weekend ci sarà con tanta gente anche di sinistra e non solo della Lega che dice ‘andate avanti e tenete duro’. Non solo sei anni di carcere, oltre il danno la beffa con 1 milione di risarcimento danni ai poveri clandestini turbati. Conto di trovare un giudice che faccia giustizia con la G maiuscola”.
A chi gli domandava di commentare le minacce ricevute dai Pm sui social, “Ognuno fa il suo mestiere, ogni insulto è un’offesa alla intelligenza – ha risposto – I Pm fanno il loro lavoro e ritengono che io sia un pericoloso sequestratore e che dovrei finire in carcere per avere difeso i confini e la legalità. Una richiesta curiosa, ci sono persone che erano in galera perché occupavano le case degli altri e sono state liberate e c’è un ministro che fa fatto il suo lavoro e dovrebbe finire in carcere pagando pure i danni. Non ho paura di essere condannato” ha concluso.
Sulla presenza del premier urgarese Viktor Orban a Pontida, “l’ho invitato”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della raccolta firme organizzata in zona Gambara, in solidarietà del ministro nel processo Open Arms, in merito al suo viaggio di ieri a Budapest.
“È una bella amicizia come abbiamo con tanti leader al mondo – ha continuato Salvini -; è andata molto bene. Da ministro dei Trasporti conto di portare lavoro alle aziende italiane, è un Paese che sta crescendo. Conto che l’amicizia tra Italia e Ungheria porti aziende italiane a lavorare in quel paese e poi siamo in totale sintonia su tutto. Con Orban abbiamo parlato di difesa dei confini, e abbiamo parlato di business, di pace. Ricordo che avere l’interesse di Elon Musk che sta facendo di tutto e farà tutto su un processo che non è un problema per Matteo Salvini, in caso di condanna sarebbe una pessima figura per l’Italia a livello mondiale”.
“A me interessa che si faccia tutto come si sta facendo. Sarà giusto andare a capire se tutti hanno fatto la loro parte. Soldi ne sono stati mandati”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della raccolta firme organizzata in zona Gambara, in solidarietà del ministro nel processo Open Arms, ha commentato il rimpallo di responsabilità tra governo e amministrazioni locali sull’alluvione che ha compito l’Emilia-Romagna, in particolare sulle dichiarazioni del ministro della protezione civile Nello Musumeci che chiede conto al governatore Emiliano Stefano Bonaccini sull’utilizzo dei fondi stanziati per l’emergenza alluvione un anno fa.
“Se qualcuno ha perso tempo e soldi, non ho gli elementi per dirlo” ha risposto Salvini.
“Un voto sconcertante. Su questo il governo italiano è totalmente compatto. Armi difensive per l’Ucraina sì, armi per andare a colpire e uccidere in Russia avvicinandoci alla Terza Guerra Mondiale no”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della raccolta firme organizzata in zona Gambara, in solidarietà del ministro nel processo Open Arms, in merito al voto del Parlamento europeo sulla risoluzione per chiedere di revocare le restrizioni che impediscono all’Ucraina di usare le armi contro obiettivi militari in Russia.
“Su questo il governo italiano è assolutamente chiaro e la Lega assolutamente convinta – ha continuato Salvini – Quando passa il fatto che si può andare ad attaccare in Russia, ci si avvicina alla guerra. Io la guerra non la voglio lasciare ai miei figli” ha concluso.