“Sulla difesa dei confini, in Europa, sulla carta siamo tutti d’accordo. O cambiano le regole, oppure diciamo no. Sappiamo di avere ragione. Vediamo se, dalle parole, si passerà ai fatti. Spagna e Malta accolgono molto meno di quello che dovrebbero. L’Europa finora si è girata dall’altra parte, perché tanto c’era l’Italia dove portare i naufraghi”. L’ira di Salvini si abbatte sull’Ue. Continua infatti anche stamane la raffica di commenti, durissimi, del leader leghista nei confronti dell’Europa. Ospite di Agorà, il ministro dell’Interno ha quindi ribadito il progetto di governo di “allestire dei punti di raccolta e di identificazione in nord Africa, prima delle partenze degli scafisti, in maniera che si sappia da prima chi ha il diritto di partire. Sulla revisione del regolamento di Dublino sono fiducioso. Ogni anno l’Italia dà 6 miliardi all’Europa e, in cambio, ci mettono le dita negli occhi. Allora o si cambia o non vorremmo essere costretti a ridiscutere anche questo finanziamento“, ha tuonato.
Il vicepremier non rinuncia quindi al pugno duro con l’Europa, come del resto aveva già sottolineato ieri sera, ospite di Vespa a ‘Porta a Porta’: “Se andiamo a Bruxelles per avere il compitino già scritto da Francia e Germania – aveva spiegato commentando l’indiscrezione che vorrebbe il premier Giuseppe Conte incerto sulla partecipazione al vertice di domenica a Bruxelles nel caso in cui la bozza sui migranti dovesse essere giudicata insoddisfacente dal governo italiano -, se pensano di mandarci altri migranti allora non andiamo nemmeno, risparmiamo i soldi del viaggio”.
“Conte – aveva tuonato dal salotto di Rai 1 – ha il pieno mandato di tenere alto l’orgoglio del popolo italiano. Spero vada a far valere le nostre ragioni – ha tuonato il vicepremier -, ma l’Italia non è più scontata, il popolo italiano non è più in vendita“. Durissimo anche il giudizio su Francia e Spagna: “Macron – dice Salvini – è un chiacchierone e pure Sanchez, anche se è lì da poco. Parlano di bontà e generosità? Lo dimostrino”.
Una posizione ribadita anche nel pomeriggio di ieri al termine dell’incontro al Viminale con il vice cancelliere austriaco Christian Stracke e con il ministro dell’Interno Herbert Kickl: “L’aria in Europa – aveva detto – sta cambiando, confidiamo nel buon senso dei Paesi europei anche perché non vorremmo arrivare a dispute sul finanziamento italiano all’Unione europea“. D’altra parte, per Salvini “stiamo vivendo un momento storico perché mai come in questi giorni l’Europa ha l’occasione di cambiare in meglio in tema di sicurezza, lotta al terrorismo e protezione delle frontiere esterne”.
Obiettivo dichiarato di Salvini, “cambiare le regole sull’immigrazione e l’asilo a vantaggio dei pochi e veri rifugiati, che sono i primi a essere danneggiati dall’immigrazione fuori controllo che danneggia proprio chi sta scappando davvero dalla guerra”, e l’Italia, sottolineava, è al lavoro proprio su “una proposta di modifica delle regole dell’accoglienza. Se qualcuno in Europa pensa che l’Italia debba continuare ad essere un punto di approdo o un campo profughi sta sbagliando”. Poi la stoccata finale: “Il governo italiano è disposto ad aiutare solo gli italiani“.
Intanto, sulla questione migranti oggi andrà in scena un vertice ‘preventivo’. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz incontrerà infatti a Budapest i capi di governo dei paesi di Visegrad (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria) per discutere delle risposte dei diversi paesi europei alla crisi. Una riunione in netto anticipo su quella di domenica fra i capi di governo di Germania, Austria, Italia, Francia e altri Paesi europei. “L’attuale disaccordo in tema di migrazione ha portato a proposte in Germania per la chiusura della sua frontiera e alla reintroduzione dei controlli, per noi inaccettabili”, ha dichiarato il premier ceco, Andrei Babis, in una intervista a Hospodarske, in riferimento alle proposte del leader della Csu tedesca Seehofer.
Matteo Salvini apre alla possibilità che venga tolta la scorta a Roberto Saviano, lo scrittore che da anni vive sotto protezione dopo le minacce ricevute dalla camorra. “Togliere la scorta a Saviano? – ha detto il titolare del Viminale ad ‘Agorà’ – Saranno le istituzioni competenti a valutare se corre qualche rischio, anche perché mi sembra che passi molto tempo all’estero, quindi è giusto valutare come gli italiani spendono i soldi”. “Però è l’ultimo dei miei problemi – ha aggiunto Salvini – A Saviano mando un bacione se in questo momento ci sta guardando. E’ una persona che mi provoca tanta tenerezza e tanto affetto”. (AdnKronos)