Per garantire sicurezza agli studenti della scuola della Lombardia, la ripresa delle lezioni in presenza dal 7 gennaio dovrà avvenire gradualmente – a partire dal 50% – per risolvere alcune criticità che potrebbero favorire una ripresa dei contagi del coronavirus.
È il senso della lettera che. lunedì 21 dicembre, Regione Lombardia, Comuni capoluogo, Anci, Upl e Ufficio scolastico regionale invieranno al Governo. Una decisione condivisa al termine della riunione convocata da Attilio Fontana, presidente della Regione, alla quale ha presenziato il prefetto di Milano, Renato Saccone.
Un incontro al quale hanno partecipato gli assessori regionali Melania Rizzoli (Istruzione, Formazione e Lavoro), Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile) e Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e piccoli Comuni).
I partecipanti all’incontro odierno hanno tutti convenuto che la percentuale del 50% è cautelativa. Con l’obiettivo dichiarato di arrivare gradualmente, ma sempre e comunque garantendo il rispetto di tutte le norme di sicurezza contro il Coronavirus, al 75% degli studenti presenti in aula.
Altro punto condiviso, per lo svolgimento in sicurezza delle lezioni della scuola in presenza, lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite degli alunni dagli edifici scolastici.
Sul fronte trasporti, l’assessore Claudia Maria Terzi ha rimarcato che per garantire sicurezza sui mezzi di trasporto la percentuale dei passeggeri deve restare al 50%, sottolineando che “per 50% non si intende la metà dei posti a sedere, quanto invece la metà della capienza disponibile, che include anche i posti in piedi”.
Stando alle prime stime, ancora provvisorie, sarebbero necessari fondi per 100 milioni di euro. Al fine di garantire il necessario distanziamento sui mezzi di trasporto e il loro conseguente potenziamento.