“Oggi dopo un lavoro di 6 mesi guidato dalla Prefettura, intensamente chiesto e incoraggiato dal Comune, e dopo anni di completo abbandono da parte di ALER e Regione Lombardia, si compie una svolta vera, si dice alt all’illegalità e al degrado: le Forze di Polizia effettuano lo sgombero di un’intera palazzina, 156 alloggi di cui circa 90 occupati abusivamente”.
Così l’assessore alla Polizia locale, Marco Granelli, in merito allo sgombero in corso in queste ore. “Aler – spiega Granelli – sta mettendo in sicurezza e a breve inizierà una riqualificazione totale. I servizi sociali del Comune di Milano hanno analizzato una a una le situazioni sociali ed economiche dei nuclei familiari, Aler ha messo a disposizione numerose soluzioni per il sostegno abitativo, cui ha contribuito anche il Comune, per circa 50 nuclei familiari con minori (perché non si mettono in strada i minori), per iniziare con loro un percorso di reinserimento sociale. Chi governa una città, chi deve tutelare sicurezza e ordine pubblico, chi gestisce risorse pubbliche per aiutare chi ha difficoltà ad avere una casa, ha il dovere di affrontare e risolvere i problemi; ha il dovere di mettere le case popolari a disposizione di ha bisogno e ne ha diritto. Questo il Comune ha scelto di fare, aderendo al coordinamento della Prefettura e cercando le soluzioni concrete, per il bene della città, per la legalità, la sicurezza, la giustizia sociale. Bloccare l’illegalità, questo è stato fatto oggi, e per farlo c’è bisogno dell’intervento delle Forze di Polizia, della messa in sicurezza dei luoghi, delle risposte ai bisogni dei minori, di un progetto e investimento per riqualificare. Per bloccare l’illegalita e superare il degrado non basta l’operazione muscolare di un giorno, ma un intenso lavoro prima e dopo: è quello che abbiamo fatto in porto di mare, all’ex macello, in via Vaiano Valle, e altri luoghi dove la città sta tornando. Altri – prosegue l’assessore in un post – hanno tollerato la situazione per lunghi anni. Non possiamo però evitare di chiederci perché si è arrivati a questo punto e cosa dobbiamo fare per evitare che nuovamente ci si ritrovi qui: curare i quartieri popolari, con la manutenzione e togliendo il degrado, introducendo i custodi, le ristrutturazioni e le assegnazioni. In via Bolla le occupazioni sono continuate ininterrottamente per anni, fino a poche settimane fa. Nelle case popolari del Comune gestite da MM, pur non senza problemi che ogni giorno devono essere affrontati, nel 2014 e 2015 avvenivano 700 tentativi di occupazione all’anno; nel 2021 e 2022 i tentativi sono stati solamente 70 all’anno: 10 volte di meno. E la differenza si vede anche in via Bolla, da una parte il disastro delle occupazioni, dall’altra un quartiere dignitoso. Noi vogliamo che in tutte le case popolari si viva meglio, nel rispetto delle regole, e questo è l’impegno del Comune di Milano, insieme a tutti coloro che ci stanno. Oggi il passo è decisivo e condiviso, dobbiamo continuare per il bene dei nostri cittadini, per i loro diritti. Da loro, con fermezza, dobbiamo esigere il rispetto delle regole”.
“Questa mattina è iniziato, da parte delle forze dell’ordine, lo svuotamento di un’intera palazzina di proprietà Aler in via Bolla di 156 alloggi, di cui 90 occupati abusivamente. L’operazione è il frutto di un lavoro congiunto, intensamente chiesto e incoraggiato dal Comune, guidato dalla Prefettura. Dopo sei mesi, finalmente, una svolta, un primo passo verso la legalità e la riqualificazione di questi immobili lasciati per anni in stato di completo abbandono da parte di Aler e Regione Lombardia e che ora verranno ristrutturati e restituiti alla cittadinanza”. Lo scrive in un post l’assessore alle Politiche sociali, Lamberto Bertolè.
“I servizi sociali del Comune di Milano sono stati direttamente coinvolti – prosegue -: hanno analizzato, come prevede la legge, una a una le situazioni sociali ed economiche delle famiglie per individuare quelle che si trovavano in stato di necessità e con minori a carico e Aler ha messo a disposizione numerose soluzioni per l’accompagnamento abitativo, cui ha contribuito anche l’Amministrazione comunale, per favorire un percorso di avviamento all’autonomia in una situazione di legalità e prevenire nuove occupazioni in altre parti della città.
Un approccio pragmatico e non ideologico che va oltre la semplice operazione muscolare e che ha funzionato in altre situazioni – in primis a Vaiano Valle.
Oggi dunque il primo passo verso la restituzione di questi spazi alla cittadinanza. Seguirà un lungo percorso che vedrà il Comune in prima linea per fare la propria parte”.(MiaNews)