Il professore studente Davide Tutino, docente presso il liceo Gullace di Roma, si presenta a scuola senza maschera, seguendo l’esempio del presidente del Consiglio.
Il presidente Draghi ha infatti visitato una scuola del Veneto, facendosi fotografare senza mascherina tra adulti e bambini.
Questa la lettera di Davide Tutino.
SIAMO TUTTI DRAGHI
c.a. Dirigente Liceo Gullace Talotta di Roma
Mittente:
Professor Studente
Davide Tutino, illegittimamente demansionato per dissidenza politica, Rappresentante del Sindacato Fisi,
Tra i fondatori del gruppo di azione nonviolenta Resistenza Radicale, nonché del Comitato di Liberazione Nazionale.
Gentilissima Dirigente,
Sospendo oggi lo sciopero della parola in quanto, spinto dalla coscienza, dalla scienza, dalla costituzione, mi trovo nel dovere inderogabile di prendere esempio dalle nostre massime
istituzioni.
Il nostro presidente del consiglio, in visita alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona), si è immerso tra la folla dei bambini e degli adulti senza indossare alcuna maschera.
Egli ha così portato loro un giusto e chiaro esempio di ciò che intende il nostro presidente Mattarella con le parole pronunciate in apertura dell’anno accademico presso l’Università di Padova: “Vorrei raccomandare agli studenti di questo e ogni altro ateneo di non cadere mai in questa tentazione, di coltivare sempre il dubbio e lo spirito critico. L’antidoto alla superbia è la cultura.”
Così ha detto il nostro capo dello stato, anch’egli senza indossare alcuna maschera.
Due esempi così illustri non potevano e non possono lasciarci indifferenti, e costituiscono una loro chiara denuncia di quella che oramai è soltanto una inutile e vessatoria finzione giuridica.
È nostro dovere come uomini, come cittadini, come docenti, seguire il loro esempio, e coltivare il coraggio della verità, del diritto, della dignità umana.
Per questa ragione mi presento a scuola senza maschera, certo ormai che la comunità scolastica debba dare risposta a questioni ragionevoli e argomentate poste dagli studenti, dalle famiglie, dai docenti e dai lavoratori.
Questioni come quelle poste dalla d.ssa Mara C. alla scuola dei propri figli, che qui di seguito riporto integralmente.
LETTERA
di Mara C.
Gentilissima Dott.ssa Xxxxxx,
dopo aver esitato a lungo, mi permetto di scriverLe in merito al prolungamento insensato dell’utilizzo delle mascherine a scuola, nonostante nella maggior parte dei luoghi pubblici, nonché in tutti i paesi europei, sia stata eliminata.
Premetto, non a scopi autoreferenziali ma per onestà intellettuale e per motivare certe mie affermazioni, di essere laureata in Biologia e di lavorare nell’ambito della ricerca scientifica da più di 15 anni.
Partirei proprio dai dati scientifici: ci sono 167 studi (More than 150 Comparative Studies and Articles on Mask Ineffectiveness and Harms ⋆ Brownstone Institute) che dimostrano che indossare una mascherina (che sia di tessuto, chirurgica o FFP2) non protegge dall’infezione e non blocca la trasmissione. Al contrario, già nel maggio 2020 la nota rivista The Lancet riportava (https://www.thelancet.com/journals/lanmic/article/PIIS2666-5247(20)30003-3/fulltext) che il virus è in grado di oltrepassare la mascherina e rimanere sul lato “sbagliato” anche per una settimana. Senza ottenere lo scopo per cui viene indossata, la mascherina diminuisce i livelli ematici di ossigeno mentre aumenta quelli di anidride carbonica, oltre a favorire la crescita di batteri e funghi, cause potenziali di altre malattie.
Altri numerosi effetti collaterali sono riportati in letteratura ma vengono volutamente ignoranti.
Ciò che purtroppo è già sotto i nostri occhi sono gli effetti psicologici su adulti e minori, per i quali ci ergiamo a tutori: usata come un amuleto, la mascherina conferisce un falso senso di sicurezza, mentre azzera o riduce al minimo espressività, senso di libertà e padronanza di sé, oltre alla normale funzionalità respiratoria. In questo recente articolo de La Repubblica
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/04/17/news/bambini_mascherine-345780831/
si denuncia che “solo 4 volte su 10 i bimbi più piccoli riescono a riconoscere le espressioni”. Un vero e proprio attentato al normale sviluppo cognitivo dei bambini. E a quale scopo? Ricordo che nella fascia di età tra 0 e 19 anni il tasso di sopravvivenza al Covid-19 è
del 99,9973% (fonte Prof. Ioannidis, Stanford University
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.08.21260210v1). Lo stesso prof. Crisanti, che non si può certo definire un “complottista”, ha recentemente dichiarato
(https://www.laverita.info/le-mascherine-al-chiuso-sono-inutili-assurdo-vietare-ai-no-vax-di-insegnare-2657144516.html) che le mascherine a scuola sono inutili. Crediamo veramente che la mascherina indossata durante le ore scolastiche blocchi il contagio per gli stessi bambini che si vedono, senza mascherina, nel parco adiacente dopo scuola? Qual è il razionale di non indossarla durante le ore di ginnastica, come disposto dall’art. 9, comma 5a) del DL 24 marzo 2022, mentre chiedere di indossarla, o permettere che i bambini la indossino, durante le ore di gioco all’aperto?
Da un punto di vista legale, sono numerose le violazioni ai diritti fondamentali: è un trattamento sanitario, pertanto la sua imposizione obbligatoria viola l’art. 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, la Convenzione di Oviedo (legge 145/2001), la Legge 176/1991 di Ratifica ed esecuzione della Convenzione sui diritti del fanciullo (New York, 20.11.1989).
Essendo trattamenti medici, richiederebbero la prescrizione da parte di personale medico – legge n. 219 del 2017, il cui articolo 1 testualmente recita: “Art. 1. Consenso informato – 1. La presente legge, nel rispetto dei principi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’auto-determinazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.”
L’obbligo di indossare una mascherina viola l’art. 13 della Costituzione: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale né qualsiasi altra restrizione della libertà personale se non per atto motivato dall’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.”
Infine, la costrizione imposta agli alunni di portare la mascherina per tutto il periodo delle lezioni, e addirittura durante l’intervallo all’aperto, può richiamare a reati penali, quali l’abuso dei mezzi di correzione (art. 571 c.p.), la violenza privata (art. 610 c.p.) e la tortura (art. 613 bis c.p.).
A conferma ulteriore dell’illegittimità “per difetto di motivazione” dell’imposizione delle mascherine a scuola, è la stessa ordinanza appena emanata dal Ministero della Salute: dal 1°maggio persino i luoghi di lavoro (per non parlare di ristoranti e negozi) sono soggetti a
“raccomandazione” sull’utilizzo della mascherina (ordinanza del 28 aprile 2022), mentre ai minori, che dovremmo difendere, tutelare, educare alla gioia di vivere e al contatto con l’altro, lo stesso Governo impone vigliaccamente una mascherina inutile e dannosa. Mentre i
bambini di tutto il resto del mondo sono liberi di respirare senza.
Pur conscia che Lei o i Suoi colleghi non siate responsabili dell’emanazione di disposizioni insensate, e consapevole del ruolo che riveste e di ciò che questo comporta, La prego comunque di non perdere mai la capacità di analizzare obiettivamente e criticamente ciò che Le viene imposto senza che vi sia alcuna evidenza scientifica a supporto, facendo sempre riferimento al buon senso e a quel modo naturale di vivere e viverci che sembra abbiamo perso. Piuttosto che applicare regole dannose non supportate da evidenze scientifiche, La invito caldamente a chiedere alla autorità il razionale del prolungamento di queste disposizioni, di cui si sta facendo carico in veste di esecutrice.
Spero che questa email venga intesa come un invito a collaborare per il bene dei nostri figli,
Grazie
Mara C.