Un nuovo protocollo d’intesa con il fine di condividere informazioni per prevenire e contrastare cyberattacchi o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche degli enti locali.
È stato siglato questa mattina in Questura a Milano il Protocollo d’Intesa tra il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia e l’ANCI Lombardia alla presenza del Questore di Milano Bruno Megale, del Presidente di ANCI Lombardia Mauro Guerra e la dirigente del COSC – Centro Operativo Sicurezza Cibernetica -Lombardia Manuela De Giorgi. Il nuovo protocollo fa parte del più ampio ‘Progetto PRO-C2SI” e segue quanto previsto dalla Convenzione stipulata nel luglio 2023 dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e dal Presidente di ANCI.
“Le pubbliche amministrazioni e i comuni hanno una dotazione di banche dati e sistemi informativi molto ricca e delicata. È indispensabile quindi costruire sistemi di protezione dei dati e collaborare con la polizia postale e tutti gli apparati dello Stato che si occupano di sicurezza. Con gli interventi del Pnrr i comuni hanno potenziato le proprie infrastrutture, inoltre stiamo realizzando momenti di formazione per il personale per far sì che siano adeguate le competenze su un tema complesso come quello della sicurezza dei dati informatici”, ha affermato il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, durante la conferenza. La partnership consentirà di innalzare gli standard di sicurezza cibernetica grazie allo scambio informativo tra i firmatari dell’accordo e l’implementazione di efficaci procedure di intervento in caso di attacco informatico, in modo da prevenire il furto di dati, facendo particolare attenzione alla garanzia di continuità nei servizi di pubblica utilità. In questo senso, sarà fondamentale l’attività formativa congiunta sui sistemi e sulle tecnologie idonee al contrasto dei crimini informatici al fine di creare un know-how strutturato ed aggiornato alle più recenti minacce. Questo accordo “è ispirato al principio di sicurezza partecipata, nell’intento di assicurare in via sinergica le risorse del Sistema Paese a vantaggio dell’intera collettività e a protezione della privacy dei cittadini attraverso l’innalzamento degli standard di protezione delle banche dati sensibili cui accedono le amministrazioni comunali” ha poi aggiunto il questore di Milano, Bruno Megale.(MiaNews)