Il problema non è il numero di reati, ma la percezione di alcune ‘gesta’ che vengono acuite dal tam tam sui social. “Milano mediamente è più sicura di Roma, è più sicura di Napoli, e non credo sia una nuova Gotham City. E’ una grande città con i problemi di una grande città”. Non è d’accordo con Chiara Ferragni Mario Furlan, fondatore dei City Angels milanesi.
Al telefono con la ‘Dire’, il celebre formatore e docente universitario smorza la polemica innescata in giornata dall’influencer, che attraverso il proprio profilo Instagram si lamentava per l’innalzamento dei reati in città, dicendosi ‘angosciata’ e facendo appello al sindaco Giuseppe Sala. Furlan è il presidente e ‘padre’ dei City Angels, volontari di strada d’emergenza in basco blu e giubba rossa che dal 1994 operano nel capoluogo lombardo aiutando senzatetto e cittadini in difficoltà e, in collaborazione con le forze dell’ordine, prevengono e contrastano la criminalità.
Milano è in sostanza “una grande città che come tutte le grandi città ha alcuni problemi di insicurezza, però- osserva- è più sicura rispetto ad altre grandi città italiane, e non parliamo di città straniere, che sono addirittura peggio”.
Secondo Furlan il problema sta dunque nel riverbero prodotto dalla cosideetta ‘infodemia’ social. In pratica, più gente ha accesso alle immagini, più il tema viene ‘sentito’ come “esageratamente” urgente dall’opinione pubblica. “Oggi il problema che è esploso di più dopo la pandemia è quello delle baby gang, ma se ne parla anche molto perché le immagini sono estremamente veicolabili e accessibili a tutti”, fa notare il fondatore dei City Angels, dunque “la percezione di insicurezza (più che la insicurezza in sé) è aumentata: queste cose accadevano anche in passato, semplicemente passavano più sotto silenzio, e mostrarle aumenta sicuramente il livello di allerta”, conclude Furlan.(Dire)