Sicurezza, Sala: quella della Ferragni è un’opinione che non condivido su un tema delicato. De Corato: il sindaco sminuisce e sfugge alle sue responsabilità.

A Chiara Ferragni “non rispondo. Non condivido quello che dice, però è un’opinione”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine delle celebrazioni per l’anniversario della Fondazione Cariplo al Piccolo Teatro Strehler, interpellato dai giornalisti sul post di hiara Ferragni a proposito della sicurezza a Milano.

“Non condivido quello che lei dice, ma capisco che sia un tema delicato e che c’è una sensibilità della città. È un periodo difficile”, ha aggiunto il sindaco, evidenziando anche che “nel colloquio quotidiano con i sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all’ordine del giorno”.

“Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro. Cercheremo di fare ancora di più”, ha proseguito. Sul ruolo del Ministero dell’Interno nella questione sicurezza a Milano, ha detto: “Ovviamente non per deresponsabilizzarci, ma bisogna precisare che la sicurezza dipende anche dall’opera del Ministero. In questi giorni risentirò il Ministro Luciana Lamorgese”.

“Il sindaco di Milano ha replicato all’appello lanciato ieri sui social dall’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni con una non-risposta: ha sminuito la pericolosità del capoluogo lombardo, bollandola come un semplice problema comune a tutte le ‘più grandi città del mondo’, e ha scaricato gran parte della colpa sul ministro Lamorgese, che, promette, risentirà ‘in questi giorni’”: così l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, in merito alla replica del sindaco a Chiara Ferragni sulla questione sicurezza a Milano. “Nessun piano di azione, quindi, per arginare l’escalation di violenza in città, nessuna iniziativa in programma per salvare il salvabile, ma solo effimere parole e promesse – afferma De Corato -. In una città in cui ieri mattina è avvenuta una violenta rapina a mano armata in via Bergamo, nel quartiere chic di Porta Romana, in cui le baby gang esplodono bombe carta in piazza Mirabello e in cui giovani donne rischiano di essere stuprate in pieno pomeriggio, il sindaco giudica la situazione ‘non drammatica’ e non condivide il pensiero dell’imprenditrice digitale. Anzi, il sindaco ha dichiarato di essere al lavoro per la città: sì, forse per determinare condizioni di insicurezza, con la sua politica dell’accoglienza sconsiderata. Le sue marce pro-immigrazione e il suo perbenismo hanno fatto sì che Milano, negli ultimi anni, diventasse la città-sede di immigrati irregolari e malviventi”. (MiaNews)