Il primo cittadino di Buccinasco, Rino Pruiti, ha ricevuto lo scorso lunedì un atto di citazione da parte di Rocco Papalia, considerato uno dei più importanti boss della ‘ndrangheta al Nord. Rocco Papalia, dopo i 26 anni di carcere per sequestro di persona, traffico di droga, armi e omicidio, da tempo rivendica l’uso dell’area comune della villa di via Nearco, dove vive con la moglie, ma che per metà gli è stata confiscata. In quella parte di casa confiscata vivono alcuni minori stranieri, affidati tramite il progetto Sprar e l’associazione Villa Amantea a una famiglia, che risiede invece nel secondo appartamento. Ci si accede appunto dal cortile: pochi metri quadrati che portano anche alla taverna e al box. Per quei quattro metri quadri Rocco Papalia ha deciso di fare causa al Comune di Buccinasco.
“Avviso Pubblico esprime la sua vicinanza al Sindaco e all’amministrazione comunale di Buccinasco in relazione alla causa intentata nei loro confronti da Rocco Papalia – ha dichiarato il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Fabio Bottero, Sindaco di Trezzano sul Naviglio -. Ribadendo con convinzione l’importanza del rispetto delle regole e, nello stesso tempo, consapevoli della valenza politico – culturale che rappresenta l’utilizzo per fini sociali e istituzionali dei beni confiscati, Avviso Pubblico metterà a disposizione del Comune di Buccinasco un esperto che possa supportare il Comune nell’affrontare la causa sopra citata. Nei prossimi giorni una delegazione dell’Associazione incontrerà il Sindaco Pruiti – già sentito telefonicamente – e valuterà la possibilità di organizzare un’iniziativa nel bene confiscato oggetto del contendere dove, in questo momento, si sta realizzando il progetto a favore di minori stranieri. Un progetto di cittadinanza e giustizia sociale che dimostra, concretamente, la convenienza della legalità”.