Momenti di tensione stamani in via Tertulliano, poco dopo le 8, dove un uomo straniero, di nazionalità somala, ha preso per i capelli una bambina di 6 anni mentre andava a scuola con il padre, che ha spinto a terra dopo che l’uomo ha cercato di intervenire. L’aggressore, che ha minacciato la bambina, ha poi desistito ed è fuggito ma è stato subito bloccato dagli agenti di polizia.
L’aggressione alla bambina è stato l’epilogo dell’espisodio iniziato, riferisce la questura, alle 8 di stamani davanti alla sede di Pane Quotidiano, onlus che si occupa di fornire pasti a persone indigenti, in viale Toscana. L’uomo, mentre era in fila per la distribuzione di generi alimentari, ha avuto una lite con altre persone in fila e ha dato in escandescenze minacciandoli con un coltello da cucina. E’ stata allertata la Centrale Operativa della Questura tramite, ma prima che una Volante arrivasse sul posto, il somalo si e’ allontanato salendo su un autobus della linea 91.
All’altezza di via Ripamonti il bus e’ stato fermato, ma l’uomo è fuggito a piedi dandosi ad una lunga corsa lungo la circonvallazione di viale Umbria, quindi ha proseguito in via Tertulliano dove ha intercettato la bambina di 6 anni che si recava a scuola con il padre.
L’ha presa per capelli e minacciata venendo affrontato subito dal padre, che a sua volta e’ stato scaraventato per terra. Il somalo quindi ha proseguito la sua fuga, ma è stato bloccato dagli agenti.
“L’episodio di oggi in via Tertulliano che ha visto protagonista un immigrato somalo che dopo aver dato in escandescenza in coda al Pane Quotidiano ha persino aggredito una bambina di 6 anni prendendola per i capelli oltre a colpire il padre è di una gravità estrema. Queste purtroppo sono le conseguenze delle politiche targate Pd, secondo cui l’immigrazione incontrollata è un valore aggiunto per la nostra città. I fatti dicono invece il contrario. L’accoglienza senza freni tanto cara alla sinistra porta violenze, illegalità e degrado. Il Comune dovrebbe sorvegliare meglio la zona del Pane Quotidiano, soprattutto per contrastare chi riceve il cibo e poi lo rivende, una pratica squallida da interrompere il prima possibile”.
Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano.(MiaNews)