Bullismo, gelosia patologica, relazioni tossiche, adescamenti online, violenza. Le derive e i pericoli dell’adolescenza sono molteplici e complessi, tanto da spaventare non solo i ragazzi, ma anche insegnanti e genitori.
I numeri rilevati dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza fanno riflettere: circa 1 adolescente su 10 ha subito cyberbullismo, di cui il 33% è a sfondo sessuale.
2 adolescenti su 10, dichiarano di aver scoperto che dietro un profilo di una persona amica sui social network si nascondesse un adulto.
Il 16% degli adolescenti è stato obbligato a cancellare amici/amiche su Facebook o su altri social network perché il fidanzato o la fidanzata erano gelosi di quel contatto e di quella amicizia. 7 su 100 sono stati addirittura obbligati a dare al proprio partner la password di Facebook e degli altri social network, così da essere costantemente monitorati. A circa il 20%, inoltre, il partner controlla cellulare, chat, messaggi, foto, video e ogni tipo di attività all’interno del proprio smartphone.
1 su 10 si scambia messaggi con contenuti sessuali.
Sembra uno scenario di guerra ma è il dipinto di una buona parte dei nostri ragazzi.
Per queste ragioni se vogliamo veramente tutelare i ragazzi e proteggerli dalle insidie e dai pericoli della vita dobbiamo comprenderli nel profondo, imparare a leggere nei loro pensieri per capire quali sono le molle che scattano nel loro cervello.
Quante volte ci siamo chiesti cosa ci sia nella mente di un giovane carnefice o di una giovane vittima? Quali pensieri, stati d’animo e ragionamenti si nascondono dietro ad azioni che spesso fatichiamo a comprendere?
Leggimi nel pensiero, l’ultimo libro di Maura Manca edito da Mondadori, è un mezzo e uno strumento di comprensione per arrivare ai meccanismi più profondi della mente umana. L’autrice, presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, che da anni dialoga con i ragazzi, con questo libro ci aiuta a entrare nella loro testa. Lo fa mimetizzandosi, parlando dal loro punto di vista e con la loro voce. Nasce così questa serie di racconti, narrati in prima persona, ispirati alle storie vere di giovani che l’autrice ha incontrato e supportato. Un’immersione totale, commuovente e a tratti scioccante, che non lascia il lettore indifferente. Alla base dei problemi relazionali dei giovani ci sono «l’incapacità di riconoscere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni e quelle dell’altro», la paura, la noia, l’iperprotettività dei genitori o, al contrario, la totale mancanza di regole e controllo. Non va poi dimenticato che sono figli di una società dove violenza e aggressività sono normalizzate e parte della dieta mediatica quotidiana. Una società molto competitiva e assai poco cooperativa. Conoscerli, capirli, è il primo passo per aiutarli perché nessun ragazzo è “sbagliato”, così come nessun ragazzo è “perduto”.