Sospetto riciclaggio, Comune segnala circa 400 operazioni per quasi 2 miliardi alla Banca d’Italia

Sono circa 400 le operazioni sospette, per una movimentazione di valuta complessiva di quasi 2 miliardi di euro, segnalate finora dal Comune di Milano alla Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia per il contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

L’attività del Comune in tema di antiriciclaggio è stata illustrata oggi nella commissione congiunta Bilancio e Antimafia di palazzo Marino, alla presenza dell’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, con un focus sulla prevenzione dei rischi connessi all’attuazione del Pnrr.

Il Comune di Milano è una delle 6 pubbliche amministrazioni in Lombardia (35 in tutta Italia) attive nel collaborare alla lotta al riciclaggio e alla criminalità finanziaria con la Uif, a cui trasmette informazioni sulle operazioni sospette di cui è venuto a conoscenza nell’esercizio della sua attività istituzionale.

Si tratta di segnalazioni circostanziate, dettagliate e documentate, frutto di analisi che coinvolgono il rilascio di autorizzazioni e concessioni, gli affidamenti di forniture, servizi e lavori, la concessione ed erogazione di contributi e sussidi.

Dal 2014, l’Amministrazione con la sua struttura operativa ha attivato gli approfondimenti della Uif su 387 operazioni sospette, per un valore diretto di 181 milioni di euro ma relative a una movimentazione di valuta complessiva di 1,943 miliardi. Riguardano sia società sia persone fisiche: su 2.129 società analizzate ne sono state segnalate 278, su 3.538 persone fisiche esaminate ne sono state segnalate 237, delle quali 183 di cittadinanza italiana e 54 di altri Paesi (dei quali 50 extra Ue). Secondo i dati riportati in commissione, di tutte le pubbliche amministrazioni italiane, centrali e locali, solo circa 150 risultano iscritte al portale Uif-Infostat, attraverso il quale si possono trasmettere le segnalazioni: spicca la Lombardia con 30 enti, seguita da Lazio ed Emilia Romagna.

Sono solo 6 però le PA attive nelle comunicazioni in Lombardia, preceduta dal Lazio con 10 amministrazioni, comprendendo quelle centrali. Dalle amministrazioni centrali proviene infatti il 75% delle segnalazioni di operazioni sospette, mentre le comunicazioni dagli enti territoriali (Regioni, Provincie e Comuni) pesano per il 17,5%. Per dare il suo contributo contro gli illeciti finanziari il Comune di Milano si è dotato di strumenti e di una apposita struttura organizzativa che a partire da 56 referenti antiriciclaggio e 51 referenti Pnrr coinvolge le diverse direzioni: un sistema che, attraverso un processo di analisi e verifiche, porta alle segnalazioni alla Uif, che ha più volte richiamato all’importanza della collaborazione attiva contro i rischi legati alle operazioni realizzate con i fondi del Pnrr.

“Prevenire e contrastare il riciclaggio e altri fenomeni di criminalità finanziaria è un primario interesse di questa Amministrazione, anche rispetto ai rischi legati alle opere finanziate dal Pnrr. – ha dichiarato l’assesore Conte – Il forte investimento su questo tema si è tradotto in una struttura operativa capace e preparata, che fa perno su oltre cento referenti e coinvolge tutte le direzioni, e in una collaborazione fattiva con altre istituzioni, a partire dalla Guardia di Finanza, con cui abbiamo siglato la scorsa estate un protocollo per lo scambio delle informazioni, la formazione e l’efficacia dei controlli proprio a salvaguardia dei programmi finanziati dai fondi europei. L’obiettivo non è semplicemente il presidio della legalità, ma lo sviluppo equo e sostenibile della nostra città”.(MiaNews)