Stadio, Sala: si voterà progetto tra un anno, consiglieri maggioranza pronti a votare contro. Sgarbi: no abbattimento San Siro. Salvini: Sala fa perdere tempo.

Una veduta esterna stadio Giuseppe Meazza (San Siro) di Milano, in una immagine di archivio. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

“In Consiglio andremo a votare il progetto sulla realizzazione dello stadio tra un anno. In un anno le opinioni cambiano, ho l’impressione che su un tema del genere quando si andrà in Consiglio ci possa non essere la classica divisione tra centrosinistra e centrodestra. Però questa è la mia impressione ad oggi, tra un anno chissà come saranno le cose. Questa storia dello stadio è talmente tribolata che la mia intenzione è fare un passo alla volta”. Così il sindaco Giuseppe Sala, a margine delle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate in piazza Duomo, in merito alle opinioni contrastanti sulla realizzazione del nuovo stadio tra i consiglieri, anche di maggioranza. “Il prossimo passo è quello di ricevere il 18 novembre il risultato del dibattito pubblico – ha spiegato il sindaco – . Da lì noi dovremo formalmente rispondere o con l’accettazione delle osservazioni che sono state fatte oppure respingerle argomentando. Dopodiché la giunta delibererà. A quel punto le squadre avranno il compito da un lato di costruire il progetto esecutivo e dall’altro quello di spiegare meglio come il Meazza verrebbe smantellato, a meno che non troviamo altri interessi sulla strada”.

A oggi in Consiglio comunale non si riuscirebbe ad approvare il progetto del nuovo stadio solo con i voti della maggioranza di Palazzo Marino. Oggi infatti otto consiglieri – i Verdi Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara, Tommaso Gorini, i consiglieri del Pd, Simonetta D’Amico, Rosario Pantaleo e Alessandro Giungi, il consigliere della lista civica Beppe Sala Sindaco, Enrico Fredrighini e il consigliere della lista civica Milano in Salute, Marco Fumagalli – hanno tenuto a Palazzo Marino una conferenza stampa per esprimere contrarietà su un eventuale abbattimento dello stadio Meazza e sui progetti per l’area circostante evidenziando che non basterebbero solo i voti dell’attuale maggioranza in Comune.

Con loro anche il consigliere di Fratelli d’Italia, Enrico Marcora, e, come ospite, il referente del Comitato SI Meazza, Luigi Corbani.

“Non capiamo perché si debba votare il progetto sullo stadio tra un anno. Si deve votare adesso, finito il dibattito pubblico – è intervenuto a margine Monguzzi -. Avevano tutti una fretta terribile, il Consiglio comunale deve potersi esprimere. Siamo in democrazia”. Sulla possibilità che il progetto venga approvato con i voti favorevoli di una parte di minoranza, il capogruppo dei Verdi ha commentato: “sarebbe terribile, stiamo discutendo di cosa succederà di una parte molto importante di Milano, e non è che si formano le maggioranze su questo. Non siamo discutendo se dare l’Ambrogino al signore dell’edicola, stiamo discutendo del destino di Milano, non ci possono essere maggioranze diverse, la maggioranza è quella che ha eletto Beppe Sala sindaco di Milano”.

“Il Consiglio comunale non è un consiglio di amministrazione – ha sottolineato, invece, Marcora – . Non valgono i voti ma le questioni politiche. Se il sindaco ritiene di avere il beneplacito del Consiglio comunale con i voti della minoranza probabilmente la sua maggioranza avrà dei grossi problemi per il futuro”. “Al momento non abbiamo fatto una riunione di minoranza sullo stadio – ha poi precisato -. La faremo ovviamente prima del voto. Ora ognuno ha le sue posizioni personali. Io ritengo che lo stadio Meazza debba rimanere anche nel caso di una realizzazione di un secondo stadio. Sposo infatti la proposta di Ignazio La Russa”.

“Il Comune di Milano ha già fatto perdere troppo tempo a Milano, alle società e ai tifosi. Si scelga subito il nuovo San Siro, oppure si vada a Sesto”. Lo dice il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini commentando le dichiarazioni del sindaco Giuseppe Sala che ha ricordato che il Consiglio comunale voterà sul progetto tra un anno.

“Il Meazza non si tocca perché la legge non permette di abbattere un edificio che ha più di 70 anni. La Soprintendenza dovrebbe dire ‘buttatelo giù’ ma questa autorizzazione non la darà mai. Se occorre farò fare un vincolo diretto ma, in ogni caso, la legge ne impedisce comunque l’abbattimento, quindi non occorre un vincolo per salvarlo. Semmai servirebbe una decisione del ministero dei Beni Culturali per abbatterlo e dal ministero non arriverà mai”. Lo ha detto il neo sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi dell’abbattimento dello stadio Meazza. “Come l’edificio Marchiondi è in cattive condizioni ma non lo si butta giù, così non si butta giù un’architettura come il Meazza del 1926. Sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma e Milano è molto più importante di Roma per l’architettura del ‘900”, ha concluso.

“Mi complimento con le parole del neo sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi, per le sue dichiarazioni a favore dello Stadio Giuseppe Meazza di Milano che dice sarebbe ‘come buttare giù l’Eur a Roma’. Non avevo dubbi che una persona di alta Cultura e spessore, come appunto è Vittorio, fosse a favore e non contro l’attuale casa di Milan e Inter. Lo stadio di San Siro rappresenta un punto di riferimento non solo a Milano e per i Milanesi, ma in tutto il mondo! Tale impianto è stato realizzato nel 1926 e sono molto contento che il Sottosegretario Sgarbi si opporrà ad un’eventuale decisione di abbattimento che spetta al Ministero. Solo il Sindaco Sala, nonostante abbia anche 8 consiglieri della sua maggioranza a Palazzo Marino contro, continua imperterrito sulla sua decisione di voler abbattere San Siro”. Lo dichiara Riccardo De Corato.

“L’operazione di rigenerazione urbana dell’area Stadio merita più rispetto e responsabilità. Basta dichiarazioni estemporanee di chi, come Sgarbi, straparla e sembra arrivare da Marte. Abbiamo già affrontato un percorso amministrativo di più di 3 anni nel quale il confronto con le squadre e con tutti gli enti pubblici competenti, compresa la sovrintendenza, è stato serrato e ha prodotto dei risultati importanti: dalla riduzione delle volumetrie, al potenziamento del verde, delle infrastrutture e dei servizi per il quartiere e la città. Risultati che hanno portato la giunta a riconoscere l’interesse pubblico all’ultima versione del progetto presentata dalle squadre. Il nostro faro è sempre stato l’interesse pubblico e su questa linea continueremo a lavorare anche tenendo conto dei contributi che stanno arrivando dal dibattito pubblico. Crediamo che Milano meriti una nuova area e una nuova struttura stadio che traguardino i più alti standard a livello internazionale e crediamo sia un valore che le squadre investano e restino sull’area di San Siro. Su questi presupposti cercheremo fino all’ultimo di migliorare ancora il progetto e di convincere anche i consiglieri più scettici”. Lo dichiara Filippo Barberis, capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

“Per colpa di Sala a Milano stiamo perdendo l’occasione di ricevere oltre un miliardo e trecento milioni di investimenti privati” Così Alessandro Verri Capogruppo della Lega in Consiglio comunale. “Come ha detto il Ministro Matteo Salvini è tempo di decidere e non possiamo negare l’evidenza, se abbiamo perso così tanto tempo è a causa di una giunta che non vuole far crescere Milano – prosegue Verri -. Solo nell’ultimo anno e mezzo non si è fatto un solo passo avanti, perché Sala ha aspettato a far partire il dibattito su San Siro, ora ci aspettiamo che si faccia in fretta altrimenti rischiamo di vedere un’occasione sfumare.”

“Il sindaco Sala continua ad assistere in maniera passiva alla questione stadio. Al momento in Consiglio comunale non si riuscirebbe ad approvare il progetto del nuovo stadio solo con i voti della maggioranza di Palazzo Marino e ben 8 consiglieri della sinistra hanno espresso contrarietà su un eventuale abbattimento dello stadio Meazza. Le squadre vogliono competere ad alti livelli e chiedono soluzioni e non i soliti ritardi e mal di pancia a cui sono stati abituati dal sindaco e dalla sua giunta. E’ il momento di decidere e di spingere verso una direzione in maniera chiara. Sullo sfondo ci sono altri comuni come Sesto San Giovanni che sarebbero ben contenti di accogliere un nuovo impianto moderno sul proprio territorio”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega.

(MiaNews)