Stazione Centrale, operazione interforze, 265 controllati e 2 tunisini arrestati

Ieri sera 265 persone sono state controllate nel corso del servizio straordinario di prevenzione e controllo del territorio svolto dalla Polizia di Stato nelle zone adiacenti la stazione Centrale, quali Via Vitruvio, Via Tadino, Via Benedetto Marcello, Via Pisani, Piazza IV Novembre, Via Sammartini ed altre strade limitrofe.

Il servizio disposto dal Questore Bruno Megale è stato svolto dagli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia, del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine, dai militari dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e della Polizia Locale per gli adempimenti di specifica competenza.

Delle 265 persone controllate, 92 sono risultate con precedenti penali e di polizia a carico, 162 sono stranieri e 103 sono italiani.

Sono stati controllati 66 veicoli e sono state elevate 22 sanzioni al codice della strada. Un tunisino e un marocchino sono stati indagati per violazioni della normativa sull’immigrazione.

Sono stati controllati 3 esercizi commerciali ed elevate sanzioni amministrative per un valore complessivo di 4mila euro. Inoltre, 5 persone sono state accompagnate in Questura: un tunisino e quattro marocchini di cui, tre con precedenti per furti e rapine, e, al termine del servizio, è stato consentito agli operatori dell’Amsa di poter svolgere tutte le attività di bonifica dell’area antistante piazza Duca d’Aosta, via Benedetto Marcello e via Scarlatti.

Qualche ora dopo, gli agenti della squadra investigativa del Commissariato Garibaldi Venezia hanno arrestato due tunisini di 22 e 21 anni e un marocchino di 20 anni per rapina pluriaggravata in concorso.

I tre, in via Vitruvio, hanno circondato un marocchino di 37 anni, lo hanno spintonato, colpito con un bottiglia in testa e nebulizzato con dello spray al peperoncino per poi rapinarlo di poche decine di euro. Alla vista dei poliziotti, hanno tentato la fuga in direzioni diverse e, dopo un breve inseguimento, sono stati bloccati, accompagnati in Questura e poi nella casa circondariale di San Vittore. (MiaNews)