Le associazioni studentesche Studenti Indipendenti Statale e SU-UDU Statale esprimono oggi la loro opposizione ferma alla creazione del Campus MIND presso la Fiera di Rho, sottolineando le ragioni di tale opposizione e condividendo le dichiarazioni dei senatori accademici Chiara Azzolin e Ivan Zeduri.
Il Campus MIND, un progetto ambizioso promosso dall’Università degli Studi di Milano (Statale), ha suscitato negli anni forti polemiche tra gli studenti dell’ateneo. Il campus, situato al di fuori della città di Milano, nel comune di Rho, è stato proposto come un polo multidisciplinare dedicato a medicina, ingegneria, scienze e tecnologie, nonché un simbolo di innovazione e progresso per l’Università. Tuttavia la comunità studentesca non è mai stata ascoltata quando, nel corso degli anni, sollevava dubbi e criticità.
Chiara Azzolin, senatrice accademica di Studenti Indipendenti Statale, afferma: “La governance ha ripetuto più volte che non è un mero trasferimento ma un progetto scientifico. Un progetto scientifico che va nella direzione di una maggiore complicitá nella ricerca tra Ateneo e privati, implementado il trasferimento tecnologico anzichè la ricerca di base e libera dalle logiche di profitto, per la quale evidentrmente i soldi non ci sono mai. Come non ci sono mai per il diritto allo studio.”
Ivan Zeduri, senatore accademico di SU-UDU Statale, aggiunge: “Riteniamo che il progetto del Campus MIND sia eccessivamente costoso, che andrà ad impattare negativamente sui bilanci dell’Ateneo, andando a gravare il costo per lo studente medio. Milano è già una delle città più costose d’Europa per gli studenti, e questo progetto potrebbe aumentare ulteriormente il costo della vita per coloro che cercano di perseguire un’istruzione superiore nella nostra città. La voltà politica dell’università è netta, e lo si nota anche dal fatto che per questo progetto, dedicato in teoria a più di 20 mila studenti, sono previsti solamente 400 posti per chi ha la borsa di studio regionale nella residenza privata che si costruirà.”
Le due rappresentanze studentesche erano presenti stamattina all’inaugurazione dell’anno accademico della statale di Milano per contestare pacificamente contro un progetto che la comunità studentesca non ha mai voluto. UDU e Studenti Indipendenti ribadiscono la negligenza di regione Lombardia nell’occuparsi del Diritto allo Studio, sottofinanziando le borse di studio e non implementando le residenze pubbliche per studenti a canone calmierato; quando invece per recuperare il disastro ambientale di Expo2015, la stessa Regione ha stanziato più di 130 milioni.
In chiusura, le due associazioni studentesche affermano che il loro obiettivo principale è garantire che l’Università Statale di Milano rimanga un luogo di istruzione accessibile, sostenibile ed un luogo di ricerca libero dalle logiche del profitto e dagli interessi dei privati.