«Come ben sanno quei cittadini e lavoratori che anche nei difficili mesi del lockdown hanno dovuto comunque girare per la città, noi tassisti -racconta Emilio Boccalini presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi di Milano- non ci siamo mai fermati di fatto. Abbiamo impiegato piuttosto il tempo adeguando i veicoli allo scenario legato alla pandemia, con sanificazioni del veicolo quotidiane, l’ adozione dei divisori tra operatore e cliente e tanti altri piccoli accorgimenti che ancora oggi ovviamente sono in vigore, come l’ adozione dei DPI.
Devo sottolineare che molto raramente è capitato qualcuno che volesse salire sul Taxi senza mascherina ad esempio e il più delle volte lo facevano diciamo in buona fede. Nel senso che quando poi viene ricordato dall’ operatore l’ obbligo di indossarla, raramente si è dovuto insistere. Certo agli inizi è stato difficile per tutti abituarsi ad indossarla oltre che a reperirle, ma col tempo le cose sono migliorate e credo si sia capito che è uno strumento di fondamentale importanza nell’ attuale scenario sanitario mondiale oltre che una grande forma di rispetto e di civiltà nei confronti del prossimo. Poi certo, c’è sempre qualcuno che vuole fare o pensa di fare il “furbo” ma credo che in termini numerici la maggioranza delle persone siano in tal senso più che responsabili anche se ovviamente ci piacerebbe lo fossero tutti».