Terapie intensive, Fondazione Fiera: da Fedez fake news. Regione: dichiarazioni del cantante fuorvianti

In riferimento a quanto dichiarato su Instagram da Fedez domenica 17 dicembre riguardo alla realizzazione, ai numeri e ai costi dell’ospedale in Fiera, Fondazione Fiera Milano, in un nota “pur condividendo l’unità di intenti e apprezzando il contributo che tutti hanno dato in quella difficile fase con diverse iniziative, ritiene doveroso fare chiarezza rispetto alle provocazioni e alle inesattezze espresse con veemenza, nelle ultime settimane, da Fedez”.

“Lo dobbiamo ai nostri donatori e a quanti – medici, infermieri e maestranze – hanno partecipato con il loro lavoro alla costruzione e al funzionamento dell’Ospedale in Fiera”, si legge nella nota. “L’Ospedale in Fiera – prosegue la nota – è nato per iniziativa di Fondazione Fiera Milano, è stato interamente finanziato insieme a centinaia di persone e migliaia di benefattori, da importanti nomi dell’economia italiana a Pietro, tredici anni, che decise di devolvere la propria paghetta. Non un euro pubblico è stato utilizzato Realizzato nei padiglioni 1 e 2 della vecchia Fiera di Milano era un vero e proprio reparto ospedaliero di oltre 25mila metri quadrati, con 157 letti tutti adibiti a terapia intensiva. La struttura, coordinata e gestita dal Policlinico di Milano, ha potuto contare sul supporto di 18 ospedali pubblici e privati. Non è assolutamente vero che è stato realizzato in ritardo, anzi: il 19 è arrivata l’autorizzazione ai lavori, il 30 marzo l’Ospedale apriva e il 6 aprile veniva ricoverato il primo paziente. In 10 giorni di lavoro e’ stata costruita da zero una struttura di eccellenza. Complessivamente sono stati curati, nei due anni di emergenza, 538 pazienti gravi, tutti intubati e ventilati artificialmente Quella dell’Ospedale in Fiera resta una straordinaria best practice, che è stata presa a modello e replicata, ad esempio, a Berlino. Questa è l’unica incontrovertibile verità su quei difficili giorni e che, per dovere di giustizia, riteniamo sia corretto far conoscere”.

“In merito alle dichiarazioni rilasciate dal cantante Fedez sull’ospedale in Fiera di Milano, Regione Lombardia, nel sottolineare quanto importanti, meritevoli e utili siano state tutte le raccolte di donazioni che hanno permesso di realizzare strutture e tensostrutture in cui ricoverare i pazienti più gravi, come quella organizzata dall’artista e da sua moglie Chiara Ferragni, accanto all’ospedale San Raffaele di Milano” la Regione in una nota precisa che “i posti letto di terapia intensiva che sono stati ricavati nella struttura realizzata grazie alle donazioni raccolte da Fedez e Ferragni – si legge nella nota – erano 14 e non 150. All’ospedale in Fiera, invece, grazie alle donazioni di oltre 6.000 donatori privati, anche semplici cittadini, si è potuto realizzare un vero reparto di terapia intensiva con 157 posti letto, che ha potuto ricoverare e curare 538 pazienti”.

“Anche sui tempi di entrata in funzione delle due strutture – prosegue la nota – occorre ricordare che dal primo paziente ricoverato nella tensostruttura del San Raffaele, il 23 marzo 2020, a quello ricoverato in Fiera, il 6 aprile 2020, sono trascorsi solo 14 giorni, motivati dalla differente complessità degli interventi e dal numero assolutamente più elevato dei posti letto messi a disposizione nell’ospedale in Fiera”.

“Tale precisazione – conclude la nota – era doverosa da parte di Regione Lombardia per ringraziare ancora una volta i 6.000 donatori dell’Ospedale in Fiera che, con la loro grande sensibilità, hanno permesso di curare e salvare la vita a centinaia di malati. Questo episodio di generosità non deve rischiare di essere ‘svalutato’ da dichiarazioni imprecise e fuorvianti, che poco c’entrano con i gesti di solidarietà che tanti lombardi hanno manifestato durante la pandemia”.(MiaNews)