Trans molesta bambini davanti a scuola, fermato dalla Polizia Locale che ha usato il manganello, è polemica.

Un transessuale brasiliano, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha iniziato a mostrare le parti intime ai bambini che stavano entrando a scuola in via Giacosa, nei pressi del parco Trotter. Alcuni genitori hanno allertato così la Polizia locale.

I vigili hanno caricato il fermato in auto ma questi ha iniziato a dare in escandescenza, urlando di avere l’Aids, ferendosi e quindi fingendo un malore. Fermata l’auto ed aperta la portiera il trans ha sferrato un calcio ad un agente e si è dato alla fuga.

A questo punto è iniziato l’inseguimento, che è terminato in via Sarfatti, dove gli agenti della Polizia Locale hanno fermato ed immobilizzato il transessuale usando lo spray urticante al peperoncino e colpendolo con i manganelli in dotazione, come da testimonianza video girato da uno studente della Bocconi.

Il transessuale è stato denunciato a piede libero, mentre sulla pattuglia della Polizia Locale è stato aperto un fascicolo sia interno sia da parte della Procura della Repubblica.

Il Sindaco Sala:

“Non è certo una bella immagine anzi è un fatto grave. Però per potere formalmente intervenire è necessario che la Polizia Locale faccia una relazione, nelle more di questa relazione i vigili in questione sono stati messi in servizi interni. Poi alla luce della risultato della relazione si potranno fare due cose: prender provvedimenti, come ad esempio la sospensione o anche arrivare a fare una denuncia, cosa da non escludere, da parte nostra all’Autorità Giudiziaria. Al netto di tutto ciò mi sembra un fatto veramente grave, ma non voglio dire cose non precise e aspetto di leggere la relazione altrimenti rischierei di dare un commento generico e non posso farlo”.

“Sull’arresto di oggi che ha destato subito la reazione contraria alla Polizia Locale del sindaco Sala, aspetterei di conoscere meglio i fatti, prima di esprimere giudizi sull’operato degli agenti. Non conosciamo cosa abbia destato l’allarme degli operatori e quale sia stato il grado di pericolosità percepita dagli stessi. Il sindaco rifletta prima di parlare”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino Riccardo Truppo.

“Quotidianamente vediamo aggressioni nei confronti delle forze dell’ordine sulle quali la sinistra mai si espone, non mostrando mai solidarietà a uomini e donne in divisa. In questa occasione invece sono uscite immediate dichiarazioni con la sentenza in tasca”. Così Silvia Sardone e Alessandro Verri rispettivamente commissaria delle Lega a Milano e Capogruppo in Consiglio comunale in merito al video in cui si vedono dei vigili urbani usare il manganello contro un transessuale. “Tuttavia, non dimentichiamo da cosa nasce questo episodio – aggiungono – una persona con precedenti, evidentemente alterata, crea problemi davanti a una scuola preoccupando bambini e genitori e poi aggredisce violentemente gli agenti nel tragitto sulla volante. Prima di attaccare chi è intervenuto sia fatta una relazione approfondita sui fatti. Cogliamo l’occasione per chiedere che formazione sia stata data in questi anni alla Polizia Locale di Milano che il Sindaco ha da sempre indirizzato più a fare multe che alla sicurezza in città”.

“Sulla vicenda di queste ore mi pare scandaloso che nessuno dell’Amministrazione comunale abbia espresso parole di preoccupazione verso i bambini vittime di molestie ieri mattina all’ingresso della scuola. Nessuna condanna verso la persona che liberamente ha mostrato le sue parti intime a dei minori”. Lo dichiara Deborah Giovanati, vicecapogruppo della Lega a Palazzo Marino. “La violenza realizzata da questa persona, che risulterebbe già a piede libero, è gravissima e da genitore sono molto preoccupata della impunità di chi compie questo tipo di violenze, mentre tanti consiglieri di maggioranza, assessori e Sindaco si scagliano contro la Polizia Locale mostrando solidarietà all’aggressore. A fare chiarezza sulle modalità di fermo ci penseranno le Autorità preposte, ma noi come amministratori non possiamo arretrarci dal condannare fortemente le violenze verso i bambini e dimenticarci chi è l’aggressore e chi sono le vittime.”