Parte in Italia un progetto per la decarbonizzazione dell’industria del vetro con l’utilizzo dell’idrogeno. Il progetto è nato dalla collaborazione di un gruppo di lavoro composto da Snam, Rina, Bormioli Luigi, Bormioli Rocco, Stara Glass, Università degli studi di Genova, Stazione Sperimentale del Vetro, Ifrf Italia, Sgrpro e Rjc Soft.
Il gruppo rappresenta l’intera filiera e coinvolge specialisti del settore energetico, gruppi vetrari di primo livello, player nel campo della produzione e del trasporto di combustibile, aziende della certificazione e nell’integrazione di sistemi, imprese di progettazione di forni fusori e centri universitari di ricerca. L’idrogeno avrà un “ruolo fondamentale nella decarbonizzazione di settori a elevata intensità energetica come quello del vetro per centrare gli obiettivi climatici nazionali ed europei”, afferma l’amministratore delegato di Snam,Marco Alverà.
Il progetto, chiamato ‘Divina’ (Decarbonizzazione dell’Industria Vetraria: Idrogeno e Nuovi Assetti), nel breve e medio periodo, di valutare il risultato dell’introduzione di una percentuale crescente di idrogeno miscelato al gas naturale in forni fusori esistenti e in regolare regime di produzione.
“Continuiamo a lavorare con Snam e con altre realtà per contribuire alla transizione ecologica delle principali filiere energivore”, sostiene Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di Rina.
“In qualità di eredi di una delle più antiche tradizioni industriali europee di produzione di vetro di alta qualità, vogliamo essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del nostro settore catalogato come hard-to-abate”, afferma Vincenzo Di Giuseppantonio, amministratore delegato del gruppo Bormioli Luigi. (ANSA).