Fotografie d’autore, oggetti di design, opere d’arte, pietre preziose scolpite a mano. Sono tanti gli oggetti che è possibile aggiudicarsi partecipando all’asta benefica online dal 5 ottobre 2023 a sostegno del Centro Benedetta D’Intino Onlus, che da trent’anni a Milano si prende cura di bambini e ragazzi con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico.
Per partecipare basta collegarsi al sito https://www.charitystars.com/tag/incontri-che-cambiano-la-vita-it, iscriversi e fare la propria puntata.
Ce n’è per tutti i gusti: dalle lampade e suppellettili di design firmate Oluce, Foscarini e Alessi, alle poltrone Seletti, alle gemme dell’atelier Scavia. In asta anche opere d’arte da collezione, come Solennità di tutti i Santi di Emilio Isgrò, genio delle “cancellature”, la tela Stazione del pittore contemporaneo Luca Pignatelli e l’iconico ritratto di Alda Merini firmato dall’artista e suo intimo amico Giuliano Grittini. E ancora tanti scatti d’autore, come le fotografie milanesi Architettura Spirituale (Il Duomo di Milano) di Giovanni Gastel e Duomo Riflesso di Paolo Liaci e le opere Inside 07 di Riccardo Bandiera e Fragilità di un legame III Antonio Salvador.
L’asta si conclude il 26 ottobre 2023 in occasione dell’evento Incontri che cambiano la vita ospitato al MEET di Milano, in viale Vittorio Veneto 2, alle ore 18.30 (ingresso con donazione a sostegno dei percorsi clinici per i bambini del Centro Benedetta D’Intino, per info ufficiorf@benedettadintino.it). Un appuntamento speciale, pensato dal Centro Benedetta D’Intino per raccontare alla città 30 anni di incontri che hanno cambiato la vita di tantissimi bambini e ragazzi, insieme a quella delle loro famiglie. Ogni anno, infatti, sono oltre 300 i minori curati gratuitamente dal Centro, attraverso i servizi di Psicoterapia e Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), che oggi può contare su un’equipe multidisciplinare composta da 20 professionisti, tra medici, psicologi e tecnici sanitari.
Nella serata si parte con l’incontro, negli anni ‘90, tra la fondatrice del Centro Benedetta D’Intino, il medico Cristina Mondadori, e la neuropsichiatra infantile Aurelia Rivarola, oggi presidente della struttura e prima in Italia a portare la CAA. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con le testimonianze dirette di alcune delle tante mamme che oggi, grazie al Centro, hanno visto rinascere i propri figli riuscendo, grazie alla CAA, ad entrare in relazione con loro.
A condurre il pubblico in questo carosello di emozioni, tra intuizioni, sfide, paure e conquiste, è l’attore Manuel Ferreira, della compagnia teatrale Alma Rosè.
Incontri che cambiano la vita si svolge nella suggestiva cornice fisica e virtuale del MEET, negli spazi del Theater e dell’Immersive Room, dove in esclusiva per la serata si può anche vivere la magica esperienza dell’installazione site-specific Renaissance Dreams di Refik Anadol, il primo lavoro in Italia del media artist e regista turco. Un’opera immersiva ispirata al Rinascimento e composta da un milione di immagini, una “passeggiata” ipnotica sulle tracce della storia dell’arte italiana progettata appositamente per la sala immersiva di MEET. www.benedettadintino.it
Il Centro Benedetta D’Intino nasce nel 1994 dal sogno di Cristina Mondadori in memoria della nipotina Benedetta, scomparsa prematuramente. Grazie a un’équipe multidisciplinare formata da 20 professionisti, assiste ogni anno più di 300 bambini e ragazzi con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico insieme alle loro famiglie.
Il Centro opera attraverso due settori di intervento clinico: la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), che si occupa di bambini con bisogni comunicativi complessi e che prevede anche un Programma di comunicazione specifico per l’autismo, e la Psicoterapia, che segue bambini e famiglie che hanno bisogno di un supporto psicologico per affrontare traumi o situazioni di disagio.