Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2022-24 con 30 voti a favore della maggioranza e 12 voti contrari delle opposizioni.
“È un bilancio di prospettiva, una sintesi di scelte con cui portiamo avanti un progetto, il progetto di Milano città europea, che si inserisce nel programma del Recovery fund – ha commentato l’assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Emmanuel Conte al termine delle dichiarazioni di voto dei gruppi – Nella parte degli investimenti mettiamo a budget circa cinque miliardi, che porteranno la città più vicina ai cinque obiettivi strategici dell’Unione Europea: una città più connessa, più verde, più vicina ai cittadini. Ringrazio per il lavoro svolto i consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno migliorato con gli emendamenti questo bilancio”.
“Casa, scuola, disabilità, giovani, cultura, sicurezza. Le nostre priorità sono le priorità di questa amministrazione che ancora una volta, con l’approvazione del Bilancio preventivo, ha dato prova di grande attenzione ai servizi, in particolare per i cittadini e le famiglie più in difficoltà in questa fase di ripresa post pandemica della città”, ha dichiarato il capogruppo del Pd Filippo Barberis durante le dichiarazioni di voto. Alla fine del suo intervento Barberis ha però lamentato “una scarsa presenza della giunta in Aula durante le discussioni sul bilancio”.
Ha espresso soddisfazione sui principali punti del bilancio anche il capogruppo della lista Beppe Sala Sindaco Gabriele Rabaiotti: “Abbiamo puntato su una scuola come centro del quartiere anche oltre l’orario scolastico, le politiche per i giovani, le politiche per incentivare la diminuzione del traffico auto, il tema delle case popolari e l’attenzione alle famiglie che vi abitano, come aumento quota per indigenze o promozione forme di ottimizzazione del patrimonio pubblico dedicato a emergenza abitativo”. Rabaiotti ha però chiesto più spazio per “l’innovazione e il cambiamento, dobbiamo trovare risposte nuove”.
“Europa Verde è con Sala ma ci vuole un drastico cambio di passo: a Milano ci sono 222mila cittadini che vivono sotto la soglia della povertà”, è intervenuto il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi, che ha sottolineato la “gravità del caro del mercato immobiliare”, “la necessità di cambiare le politiche in materia di energia” e il “malfunzionamento dell’area B”: “Dobbiamo porci il problema di come diminuire le auto che arrivano a Milano. Se ogni giorno entrano 630 mila auto e ogni giorno aumentano significa che area B non funziona”.
Il capogruppo della Lega Alessandro Verri durante il suo intervento si è concentrato principalmente sulla “mancanza di politiche agevolino famiglie, anziane e giovani studenti”: “I dati sulla popolazione sono in netto calo, i milanesi scappano dalla città. Milano è troppo cara negli alloggi e nei servizi. Le coppie decidono di non fare figli per mancanza di servizi, molti bambini sono rimasti esclusi dai centri estivi o da graduatorie per asili comunali. Ci sono sempre meno servizi anche per gli anziani. Altro punto critico la formazione: si sono chiuse scuole civiche di formazione e opportunità allo studio di più fragili disabili (scuola via vivaio) e pochi servizi per i ragazzi che vengono a studiare a Milano (abbiamo proposto di estendere orario biblioteche e metropolitane)”.
“Questo è un bilancio critico, d’emergenza. Però quando la coperta è corta bisogna agire per priorità massime, non sventagliare contributi a destra e a manca tentando di non scontentare nessuno”, ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo. “Se siete riusciti a destinare fondi per la riapertura dei Navigli e le iniziative dell’Anpi perché sono completamente assenti le politiche per le famiglie? Inoltre, il bilancio di Milano si regge sulle multe. Come si farà quando tra qualche anno quando le macchine diminuiranno nettamente?”. “Avremmo voluto che il Comune investisse da subito sull’efficentamento energetico degli edifici pubblici”, ha detto il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Ci aspettavamo inoltre incentivi per accompagnare i milanesi al cambiamento della vettura. Ricordiamo che nel 2035 non potranno circolare auto diesel e benzina. Avevamo chiesto, inoltre, più sicurezza, lo vediamo tutti i weekend che ce n’è bisogno”.
Il bilancio di previsione 2022-2024 approvato dall’Aula è il primo programma economico finanziario pluriennale del nuovo mandato e basato su una prospettiva di ripresa dopo due anni di pandemia. Con il voto di oggi l’Aula di Palazzo Marino dà il suo placet a un budget di spesa corrente di 3,572 miliardi per il 2022, in linea con quello degli scorsi anni. Le principali voci di uscita si confermano per il trasporto pubblico (843 milioni), per il personale (666 milioni), per la pulizia della città (294 milioni) e per il servizio del debito (304 milioni), ovvero il rimborso annuale dei mutui contratti dalla città per i progetti a lungo termine. L’equilibrio dei conti di parte corrente è sostenuto da entrate proprie – tributarie ed extratributarie – per 2,618 miliardi, previste in prudenziale crescita rispetto agli anni della pandemia ma senza raggiungere i livelli del 2019. Parallelamente si approva un programma di efficienze e monitoraggio della spesa corrente, anche per far fronte al forte calo dei trasferimenti statali per il Covid-19. Non è previsto alcun aumento di tasse e tariffe. Per quanto riguarda gli investimenti, con l’accesso al PNRR si prevede una importante iniezione di risorse per le opere pubbliche, mentre si riduce il ricorso a nuovi mutui a finanziamento delle opere, dai 202 milioni del 2021 ai 50 di quest’anno. Il Consiglio comunale, con 54 emendamenti approvati, ha invitato l’Amministrazione a investire in priorità specifiche a sostegno della ripresa per tutti i milanesi e dei bisogni emergenti, in particolare in tema di alloggi, servizi educativi, sicurezza. La manovra è stata esaminata favorevolmente dalla Giunta il 18 maggio. Il 20 maggio la Commissione Bilancio ha avviato l’istruttoria. Per una settimana, fino al 27 maggio, altre 14 commissioni consiliari hanno esaminato la delibera, che è approdata in Aula il 30 maggio. Il provvedimento è stato discusso in sei sedute. (MiaNews)