L’Olimpia si sblocca nel secondo tempo, corre, tira bene, alza l’energia della difesa con una prova di notevole intensità di Paul Biligha. Naz Mitrou-Long gioca un’altra partita di grande sostanza, segna tanto, tira bene da tre, fa sentire il suo atletismo anche a rimbalzo. Dopo un secondo quarto contratto, la squadra si diverte. Per Mitrou-Long c’è tempo per la standing ovation a fine gara. Alla fine in un secondo tempo da 60 punti, vince 98-81. Si tratta della vittoria interna consecutiva in campionato numero 26.
IL PRIMO QUARTO – Dopo il primo canestro di Frank Gaines, l’Olimpia fa 7-0 segnando tutti i primi tre canestri con le due guardie, Pangos e Hall. Trieste viene forzata a perdere sei palloni nei primi cinque minuti, però al tiro trova buone soluzioni soprattutto dall’arco. Con quattro triple impatta la gara sul 16-16 quando Milano usa soprattutto il tiro dalla media di Brandon Davies. L’Olimpia piazza un altro 9-0 con cinque punti di Voigtmann e scappa a più nove prima che un gioco da tre di Vildera chiuda il periodo sul 25-19.
IL SECONDO QUARTO – Il tentativo di allungo con una tripla di Mitrou-Long è frustrato poco dopo da una sequenza di possessi offensivi infrutttuosi. Trieste, che è efficace soprattutto con Frank Bartley in questa fase, ne approfitta. A metà del quarto impatta sul 30-30 obbligando Coach Messina a spendere il primo time-out. Al rientro però cambia poco. L’esecuzione offensiva resta farraginosa, le percentuali scendono, aumentano i brutti tiri. Trieste con Pacher sorpassa, poi tenta l’allungo scappando a più sette dopo otto minuti. Due canestri da tre di Mitrou-Long su due giochi rotti riportano Milano a meno uno, subito prima di una tripla sulla sirena di Bartley (16 punti nel primo tempo) per il 42-38 dell’intervallo.
IL TERZO QUARTO – Dopo due minuti e mezzo, l’Olimpia rimette la testa avanti con due canestri consecutivi di Kevin Pangos. Da quel momento, le squadre si scambiano i vantaggi. l’Olimpia non ha continuità e quando prova ad accelerare e correre lo fa comunque senza grande precisione. Su una palla persa, Trieste torna avanti, poi sale in cattedra Mitrou-Long con due triple, in mezzo c’è l’alley-oop con cui Pangos manda a schiacciare Biligha. Con un terzo quarto da 27 punti, Milano si riporta avanti di otto, 65-57 con un 8-0 di parziale conclusivo.
IL QUARTO QUARTO – Paul Biligha alza l’intensità della squadra nel quarto periodo: controlla il traffico aereo, segna un jumper dalla media, permette all’Olimpia di correre. Un contropiede chiuso da un assist di Mitrou-Long per Hall apre 11 punti a favore di Milano dopo poco più di due minuti. Dopo il time-out di Coach Legovich, l’Olimpia resta sciolta, chiude la difesa, corre e tira bene. Biligha converte due liberi, Hall segna da tre, lo stesso fa Mitrou-Long e il vantaggio epslode a quota 19 forzando il secondo time-out triestino. Ma a quel punto, l’Olimpia è padrona della gara. Nel finale, dopo la standing-ovation per Mitrou-Long arriva anche il primo canestro in Serie A del 16enne Samuele Miccoli.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con Trieste: “Spero che il secondo tempo aiuti la squadra a sbloccarsi. Avevamo bisogno di alzare le percentuali di tiro, segnare, ho visto che abbiamo finito con 24 assist. Quando fai canestro ovviamente i buoni passaggi diventano assist. Spero che questo ci aiuti. Ora affrontiamo due partite del massimo livello di difficoltà: riuscissimo ad andare oltre e vincere, chiaramente significherebbe molto. Serve voglia di realizzare un’impresa, perché in questo momento la differenza c’è, serve un atteggiamento come quello del secondo tempo di oggi piuttosto che deprimersi un po’ quando la palla non va dentro, com’è successo altre volte, anche a Kaunas. Mitrou-Long? Non mi aspettavo un impatto del genere così in fretta. È un giocatore che ci dà tanta energia, e la trasmette alla squadra, al pubblico. I compagni lo apprezzano, è un ragazzo che vuole fare bene, qualche volta magari spinge e va fuori giri. Spero continui così, penso possa anche migliorare”.
Sulla situazione infortuni: “Shields entro fine mese farà un controllo e speriamo che gli consente di cominciare la riabilitazione vera e propria. Non si parla di rivederlo prima del nuovo anno. Gigi ha avuto un virus che l’ha sdraiato e adesso non è ancora in grado di riprendere a fare del lavoro vero. Tonut dovrebbe tornare nella prima metà di dicembre, un mese dopo l’infortunio. Billy Baron invece è l’unico che abbia già fatto qualcosa. Se va tutto bene, potrebbe ripartire domenica prossima a Treviso. Gli assenti oggi erano un bel quintetto, un quintetto che può giocare partite di EuroLeague”.
Sull’innesto di Tim Luwawu-Cabarrot: “E’ un giocatore che può aiutarci, occupa il ruolo naturale di Shavon Shields e Gigi Datome: dovrebbe consentirci di superare questo momento in cui non abbiamo nessuno dei due. È un giocatore che ha giocato tanto in Nazionale, ha fatto qualche anno di NBA, quindi ci contiamo”.