L’Università Statale, gli artisti e la città si incontrano attorno alla provocatoria messa in scena del testo platonico – apertamente anti-teatrale – che sollevando temi di interesse civico dalla legalità alla salute pubblica, sta alle fondamenta della nostra idea di etica e di democrazia, per quanto distopico possa apparire nel dipingere la città perfetta.
Una riflessione multidisciplinare sull’idea di cittadinanza e sulla validità del teatro come mezzo di riflessione sulle tensioni sociali e politiche.
Martedì 19 dicembre ore 18 Palazzo Sormani, Sala del Grechetto – Via Francesco Sforza, 7 Poesia platonica: il “mito” della Kallipolis, la “Città Bella”
Saluti istituzionali Filippo Barberis – Consigliere, membro della Commissione Cultura del Comune di Milano e alumnus Unimi.
Dialogheranno con il regista dello spettacolo tre professori di greco del Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici della Statale.
Andrea Capra si soffermerà sul rapporto ambiguo e affascinante della Repubblica di Platone con la tradizione teatrale ateniese: Platone critica il teatro ma lo fa suo, e ne fa un ingrediente imprescindibile del suo “teatro filosofico”.
Stefano Martinelli Tempesta ricorderà al pubblico come, attraverso quello che potrebbe apparirci un miracolo, l’intera produzione platonica sia giunta fino a noi, trasmessa in forme varie e sorprendenti per quasi 2500 anni.
Giuseppe Zanetto affronterà il tema della traduzione, per il teatro e per la stampa: la mirabile prosa poetica di Platone si muove attraverso tutti i registri della lingua e rappresenta in questo senso una sfida formidabile.
Evento gratuito a ingresso libero con registrazione obbligatoria